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DERBY – Il Prefetto Gabrielli su Roma-Lazio: “Non sono sereno”

Gabrielli
Il Prefetto ospite a RadioRadio

redazionecittaceleste

ROMA - Il Prefetto Gabrielli - riporta tuttomercatoweb.com - è stato ospite a RadioRadio ed ha spiegato la decisione di tagliare a metà le curve per la sfida di domenica tra Roma e Lazio, una scelta che porterà le tifoserie delle due squadre a restare fuori dallo stadio Olimpico: "Chi ha compiti di responsabilità, qualora se li assume, può diventare oggetto di queste contestazioni. Io non sono arrivato qui il 2 aprile con l'obiettivo di unire contro il Prefetto le due tifoserie. C'era una task force sulle manifestazioni sportive e una proposta del Questore e da queste indicazioni siamo partiti. Per me il tema delle curve è principalmente un tema di incolumità, si prendesse coscienza che lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo e che anche nelle curve esiste la legge. Se nelle curve ritorna un modo corretto di stare allo stadio allora le cose in futuro potranno cambiare. I tifosi negli stadi di tutta Europa sono posizionati ai propri posti, non si vedono le immagini alle quali possiamo assistere nelle curve dei nostri stadi e, in particolar modo, in quelle della Capitale. Sono responsabile di ciò che avviene in luoghi di pubblico spettacolo, chi oggi si lamenta perché abbiamo provato a ristabilire la normalità a chi chiederà conto qualora dovesse esserci un morto o un ferito?"

L'impressione è che lei abbia toccato un luogo sacro.

"Il vizio di fondo in tutta questa vicenda è nel fatto che qualcuno consideri quello spazio come uno spazio proprio. Invece, lo stadio è un luogo di pubblico spettacolo ed è sottoposto alla legge. Ci sono dei soggetti con delle responsabilità, a me non piace l'assioma 'va tutto bene finché non succede nulla'. Perché non ci dobbiamo occupare prima delle cose? Porto molte responsabilità, ma in questa vicenda ho condiviso una scelta. Alcune questioni le approccio dal punto di vista della Legge".

Possiamo stare tranquilli per domenica?

"Non sono serenissimo, purtroppo anche lo scorso derby giocato senza barriere e senza tutta la questione identitaria di cui stiamo parlando ha portato a due accoltellati, a incidenti a Ponte Milvio e a diverse cariche. Nonostante l'utilizzo di 1700 forze dell'ordine. Spero prevalga il buon senso, noi ci stiamo attrezzando e cercheremo.

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