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Gonzalez chiede più spazio: «O gioco o vado via!»

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ROMA - Nel match di ieri Gonzalez a pagato l’inattività, era alla prima da titolare dopo tanto tempo. S’è lamentato, a gennaio potrebbe partire, era già finito sul mercato in estate: «Sono un uomo di fiato e...

redazionecittaceleste

ROMA - Nel match di ieri Gonzalez a pagato l’inattività, era alla prima da titolare dopo tanto tempo. S’è lamentato, a gennaio potrebbe partire, era già finito sul mercato in estate: «Sono un uomo di fiato e corsa, è molto difficile stare fuori, non sono abituato, ho voglia di giocare qui o altrove. Per un giocatore di sostanza non è facile stare tanto lontano dal campo. Io ho bisogno di continuità e non la sto trovando. Avevo giocato solo trenta minuti un mese fa, ma ho dato il massimo. Siamo in un momento difficile, serve un risultato positivo per riprendere il cammino ed uscirne. Volevamo i tre punti, ma dobbiamo lavorare di più, dobbiamo migliorare mantenendo sempre questa grinta e magari essere più cinici e bravi nell’ultimo passaggio». A Verona è stata una serata complicata, l’ha ammesso anche il Tata: «E’ stata una partita difficile, sapevamo che loro avrebbero giocato così. Abbiamo creato tanti cross, ma la nostra testa non c’era mai. Sono stati bravi a chiudersi, a mettersi dietro. Dobbiamo alternare di più gli attacchi per le vie esterne e quelle centrali. Il calcio non è solo atteggiamento, abbiamo giocatori con cui fare meglio». E Bizzarri, l’ex di turno, non è stato tenero…: «Albano Bizzarri è un grande amico, è un grande portiere, lui ha fatto sempre bene, per due volte è stato strepitoso. E’ anche merito suo se il Chievo ha pareggiato».

 

Gonzalez, dopo l’amarezza iniziale, ha ribadito il suo motto: «Io cerco sempre di dare il meglio, in qualsiasi posizione. Fino ad ora non ho giocato moltissimo, ma dopo Verona sono soddisfatto. Dispiace perché volevo vincere». Ecco cosa serve: «Serve la grinta, serve la voglia, serve anche l’atteggiamento giusto. Quando non si trovano gli spazi diventa difficile colpire. Il terreno di gioco non era in buone condizioni, ma non è una scusa, la considerazione vale anche per il Chievo». Un punto nelle ultime tre sfide, è questo il misero bottino conquistato dalla Lazio: «A Verona l’atteggiamento è stato giusto, volevamo i tre punti e abbiamo dato il massimo. Ci è mancata un po’ di lucidità nei cross, lo ripeto. Non abbiamo fatto la differenza e va dato merito anche a loro». Lotito è sceso negli spogliatoi, nessuna sfuriata stavolta: «E’ sceso, ma non ci ha parlato». (Corriere dello Sport)

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