archivio2017

Inzaghi: “Orgoglioso della mia squadra, Patric e Luiz Felipe da applausi”

Simone Inzaghi, allenatore della Lazio
Ecco le parole del mister

redazionecittaceleste

VERONA - Al termine della partita, Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa: "Eravamo in emergenza, con 6-7 titolari inutilizzabili. Orgoglioso della mia squadra, bravo chi aveva giocato meno. Ero sereno anche alla fine della partita giocata col Napoli, perché avevamo fatto benissimo. Oggi siamo stati noi ad aver fatto diventare il Bentegodi un campo semplice, nel secondo tempo abbiamo dato un segno di maturità.

Modulo? Ho voluto mantenere questo assetto, ho pensato alla difesa a 4, ma ho trovato tre difensori e voglio fare un applauso a Patric. Sapevo che anche in quella posizione ci avrebbe dato tantissimo, come ci ha dato tantissimo Luiz Felipe. Si son fatti trovare pronti, se lo sono meritati: dal 4 luglio si allenano nel migliore nei modi.

Anderson e Nani? Mi piacerebbe avere problemi di abbondanza, il più vicino a rientro credo sia Nani. Sta crescendo di condizione, vedremo se giovedì sarà della partita. Sicuramente non giocherà dall'inizio, magari uno spezzone di partita. Aveva un infortunio dal 27 di luglio, ha avuto ancora bisogno di lavoro a parte. Si sta integrando nel migliore dei modi. Cercheremo di recuperare anche Milinkovic e i difensori. Neto e Jordao? Si stanno ambientando, toccherà a loro mettersi in mostra, imparare in fretta la lingua.

Immobile? E' un leader, un trascinatore, mi ha sorpreso lo spirito e il senso di appartenenza che ha della Lazio, nonostante sia arrivato da poco. Dopo Lulic e Parolo, ho messo lui come capitano, perché se lo è meritato.

Champions? Alla vigilia del campionato nessuno diceva questo, dovremo essere bravi a restare in alto. Le nostre avversarie si sono attrezzate moltissimo, ma abbiamo dimostrato anche nella passata stagione che squadre più attrezzate di noi sono arrivate dietro. Onoreremo anche l'Europa League.

Pazzini? L'ho visto bene, coinvolto, cercava di far salire la squadra. Aveva tre difensori intorno, l'abbiamo preparata bene. Pecchia? Sento dire che l'anno scorso che il Verona è venuto in Serie A perché ci doveva venire, ma il merito è di Pecchia. La B è un campionato difficile. Quest'anno il Verona dovrà lottare, bisogna avere pazienza. Secondo me ne verrà fuori, e bisogna dare il tempo a Pecchia di lavorare".

Cittaceleste.it