archivio2014

L’APPELLO – Klose: “Tifosi, venite allo stadio”

L’APPELLO – Klose: “Tifosi, venite allo stadio” - immagine 1
ROMA - Palla a Klose e v'abbracciate: "Ma venite in tanti allo stadio - tuona il panzer - perché tutta la Lazio ha bisogno della vostra spinta contro la Juve". E' l'appello di "Mito" ai tifosi, lui si sente in forma smagliante: "Stiamo...

redazionecittaceleste

ROMA - Palla a Klose e v'abbracciate: "Ma venite in tanti allo stadio - tuona il panzer - perché tutta la Lazio ha bisogno della vostra spinta contro la Juve". E' l'appello di "Mito" ai tifosi, lui si sente in forma smagliante: "Stiamo lavorando bene, con allenamenti abbastanza duri. Aspettiamo il ritorno dei Nazionali, ieri li ho visti in tv. La Germania me la sono gustata, così come l’Italia, contro l’Albania". Diversi bianconeri in maglia azzurra: "La Juve è una grande squadra, ci dobbiamo presentare al massimo. Non abbiamo nulla da perdere. Sappiamo che in casa, con i nostri tifosi, possiamo fare un grande match. Loro ci caricano tanto". Raggiunta quota 25mila paganti, Klose invocata la corsa al botteghino: "E’ una cosa bellissima sentire il calore dei nostri tifosi. A noi servono. Lo scorso anno abbiamo provato la sensazione di giocare con lo stadio vuoto, e non abbiamo fatto benissimo. Tutti noi calciatori vorremmo la spinta del pubblico". Per tornare in Europa: "Possiamo farcela. Se ci si allena bene, possiamo andare sempre al 100% per più di 90 minuti. Ognuno corre per l’altro, questa è la Lazio che mi piace. Sì, manca l’Europa, ma a me piace anche giocare solo la domenica per dare sempre tutto"

IL RAPPORTO CON PIOLI - Meglio segnare o far segnare? Nessun dilemma per Miro: "E’ bello tutto per me. Anzi, è importante che segni la Lazio. Chiunque dei nostri giocatori offensivi può fare bene. Anche i difensori, se avranno occasione, sono bravi a fare gol. Lo spero". Pioli lo ha già conquistato, rivela il tedesco alla radio ufficiale biancoceleste: "Mi piace come spiega, come parla. Sono contento di questo gruppo. Una partita come quella di sabato la puoi vincere solo con il sacrificio di tutti per gli altri. Poi ci confrontiamo spesso. Anche in allenamento, se c’è qualcosa che non va, parliamo. Voglio sempre sapere e spiego come vedo le cose. Poi se qualcuno le ascolta o meno è sempre un piacere per me. Mi piace parlare con tutti, non solo con i giovani. Per loro serve tanto la testa, questo fa la differenza. Bisogna fare una vita da professionista, non bere, mangiare il giusto e andare a letto presto. Io mi sono sentito sempre bene, e guardatemi, sono sempre pronto a fare sprint. Ripeto, parlo con tutti, anche con Pioli, Mauri e Ledesma, che hanno tanta esperienza". 

NEUER PALLONE D'ORO - Il primo e l'ultimo gol non si scordano mai: "Il primo contro l’Albania. Sono entrato a dieci minuti dalla fine, e ho segnato il 2-1. L’ultimo al Mondiale, contro il Brasile, dopo tanti infortuni sono tornato a giocare per la mia Nazionale. Se hai la spinta giusta, l'affetto degli amici e della famiglia, si arriva a certi obiettivi. Non ci rendiamo ancora conto della vittoria della Coppa vinta. E’ la cosa più bella del mondo. La finale non è stata semplice. Sapevamo la loro tattica: davanti sono forti, dietro no. Tanto rispetto per la Nazionale verdeoro, ma anche per noi. Fino alla fine non abbiamo giocato mai con tunnel o colpi di tacco". Ecco cosa ha pensato, Klose, il giorno della finale: "Ho pensato: qualsiasi cosa succeda, io devo alzare la Coppa al cielo. Prima della partita ho pensato anche: un Campione del Mondo deve tornare alla Lazio. Mi dispiace solo per Lucas (Biglia, ndr). Il peso del trofeo? Non sentivo nulla". Patriottico, Miro, incorona il suo pallone d'oro:  "E’ normale, lo darei a Manuel Neuer. Se parliamo di Messi e Ronaldo che sono i migliori,  è normale. Ma Manuel è un fenomeno, se non ha i guanti pensi che sia un difensore o un altro giocatore, non un portiere. Spero vinca lui, non conosco altri professionisti migliori. Contro l’Algeria ha toccato circa 50 palloni, 35 fuori dall’area. E’ incredibile".

Cittaceleste.it