ROMA- Roberto Rambaudi, ex calciatore biancoceleste, si è raccontato ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “La Lazio mi ha fatto andare in Nazionale, ho vinto, è un grande club. E sono cresciuto con la squadra di Cragnotti. Un uomo che curava il dettaglio, che parlava spesso con noi. Voleva migliorarsi, è stata la sua forza”.
Una battuta sui campioni di quella Lazio: “Nedved era un ragazzo umile che voleva emergere, è rimasto così anche adesso. Un professionista esemplare, dal calcio all’alimentazione. A pranzo mangiava sempre spaghetti e insalata. E pensare che quando arrivò dissero che era scarsissimo. Nesta? E’ cresciuto con noi, da ragazzino era già un fenomeno. Gascoigne? Estroso in campo e fuori, faceva delle cose incredibili. Invitava i giornalisti al campo perché aveva indotto una conferenza. Debuttò in campionato e disse “ho fatto il mio”. Un bravo ragazzo, ma con quel problema lì dell’alcool. A fine allenamento andava al bar, prendeva una birra da due litri e se la beveva. Poi in Austria, durante il ritiro, andavamo in piscina e c’erano dei bambini che volevano fare la foto con lui, ma li metteva… sott’acqua. Poi tanti ritardi. Gli chiedevo: ‘Come mai hai fatto tardi?’ E lui: ‘Ci sono i fantasmi! Guardavo la tv e vedevo le lattine di birra che viaggiavano davanti a me’. Cose così”.
Inevitabile una domada sul derby di Roma: “Bello, bellissimo. Io ne ho persi solo due, l’atmosfera è indescrivibile, fantastica. Quelle vittorie sono state incredibili. Abbiamo ancora il record di presenti, per capire il derby bisogna viverlo”.
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