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FOCUS – Marchetti pasticcia Anderson in crescita

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Era il 29 settembre 2011, l’ultima sfida all’Alvalade con lo Sporting Lisbona. In palio la fase a gironi dell’Europa League allora, stavolta solo il trofeo «Cinco Violinos» a presentare il club lusitano. È la...

redazionecittaceleste

Era il 29 settembre 2011, l’ultima sfida all’Alvalade con lo Sporting Lisbona. In palio la fase a gironi dell’Europa League allora, stavolta solo il trofeo «Cinco Violinos» a presentare il club lusitano. È la prima amichevole nella tournée europea della Lazio, la prima di caratura per i biancocelesti di Pioli: la difesa ancora balla – ma De Vrij è in vacanza – il centrocampo costruisce poco e l’attacco ancor meno. I nazionali restano in panchina, l’impressione è che sia una Lazio tutta da rodare, con l’unica certezza del 4-3-3.

I portoghesi sbloccano la sfida, Martins manda in bambola Novaretti e Radu. I biancocelesti agganciano il pari sul finale di primo tempo, da corner di Ledesma: Keita s’avventa sul pallone e colpisce il palo, poi Mauri conclude il tap-in vincente. A combinare il pasticcio è poi il portiere di Bassano del Grappa, spavaldo tenta il dribbling su Martins, poi è costretto ad atterrarlo. Cartellino giallo, rigore e dal dischetto Adrien Silva non sbaglia. Proprio nei minuti di recupero la perla di Tounkara a pareggiare i conti sul 2-2 e a spedire tutti ai rigori: Anderson (in crescita) regala un assist d’oro, l’ex Barcellona dribbla il portiere e segna. Dal dischetto sbagliano Keita e Tounkara, Marchetti non ne prende neanche uno. I cinque violini suonano per lo Sporting Lisbona. (Il Tempo)