ROMA – Sembra di rivedere Keita. Eppure giocava molto di più dall’inizio, il senegalese, alla Lazio rispetto a Correa. L’argentino però adesso può paragonarsi all’ex biancoceleste perché il loro destino è comune a distanza.
Stavolta Correa entra e si divora un gol fatto col piattone. Al Mapei Stadium viene murato da Consigli, meno male che Joaquin è in (dubbio) fuorigioco. L’argentino prova a spaccare la partita con qualche accelerata, ma non trova la porta. Evanescente contro il Sassuolo, forse paga l’illusione di non essere sceso in campo dal primo minuto. Alla vigilia sembrava di nuovo favorito per un posto da titolare dopo quello di Marsiglia, invece Inzaghi gli toglie a poche ore la maglia. Così a Correa tocca di nuovo entrare in corsa ed è record d’Europa ora. Simone, nel suo ormai collaudato 3-5-2, al momento preferisce far entrare il classe ’94 nel secondo tempo, proprio per la sua capacità di ridare ritmo alla squadra E’ successo anche domenica e si è trattato del decimo ingresso dalla panchina per l’ex Siviglia. Soltanto a Keita all’Inter (Traore e Kownacki) è toccato lo stesso destino da subentrato sinora nei primi 5 campionati d’Europa.
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