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DOMANI SI GIOCA – Dalle liti al campo, che sfida!

ROMA - Da Sappada, sede del ritiro estivo del Cagliari, all’Olimpico. Dall’affare Astori, con tanto di tradimento denunciato dalla Lazio, alla sfida di domani sera. Dalla lite Lotito-Giulini (in Lega) all’appuntamento in campo...

redazionecittaceleste

ROMA - Da Sappada, sede del ritiro estivo del Cagliari, all’Olimpico. Dall’affare Astori, con tanto di tradimento denunciato dalla Lazio, alla sfida di domani sera. Dalla lite Lotito-Giulini (in Lega) all’appuntamento in campo tra Pioli e Zeman. Rieccoli, tre mesi e passa dopo. Accadde tutto la sera del 23 luglio, si scatenò il caos ad Auronzo di Cadore (sede del ritiro laziale). Astori andò alla Roma, fu uno sgarbo inaccettabile. Cinquanta tifosi biancocelesti si recarono di fronte all’albergo della Lazio, chiesero di parlare con il diesse Tare. Lui si fece avanti, spiegò l’evoluzione del caso, assicurò che la Lazio aveva rilanciato per ore pareggiando l’offerta della Roma e che i tentativi sarebbero andati avanti nella notte, disse che il giocatore era in confusione. «Astori o non Astori, se l’1 settembre le cose non saranno andate come speriamo io mi dimetterò», fu il senso delle sue parole. L’assembramento durò più di un’ora. «Ci metto la faccia, sono qui per dirvi la verità», ripeteva il diesse spiegando che «Astori alla Roma è stato un colpo basso. Hanno cambiato qualcosa all’ultimo». Tare provò a riaprire la trattativa durante il faccia a faccia con i tifosi, parlò telefonicamente con il diesse del Cagliari Marroccu e con uno dei manager di Astori (Vigorelli). Tare, al telefono, diceva: «Ho preso un impegno con i tifosi, Astori deve venire alla Lazio! Non scherziamo!». Il diesse, a tarda notte, saltò in macchina, piombò a Sappada, buttò dal letto Marroccu, lo incontrò intorno alle 2.15 all’hotel “Haus Michaela”, a pochi metri dalla struttura che ospitava la squadra di Zeman. Il confronto terminò alle 2,45, ma era già tutto finito.

Lotito e Giulini. Astori andò alla Roma, non ci fu niente da fare. Il 24 luglio scoppiò il caso Lotito-Giulini. I due presidenti, dopo giorni di contatti e frecciatine, dopo alcuni incontri, si rividero in Lega. Giulini, patron del Cagliari, svelò al termine dell’assemblea di aver avuto un confronto a tratti concitato con Lotito. I rapporti sarebbero migliorati col passare del tempo, domani conterà soltanto la sfida dell’Olimpico. Lotito, Giulini, Tare, Marroccu, Zeman. Quante storie, quanti incroci, quanti significati ha questa sfida. Sono molteplici, sono legati al passato, al presente, ad una storia di mercato che scatenò un terremoto e che rischiò di complicare l’estate biancoceleste. Lazio e Cagliari, prima di tutto, penseranno ai tre punti in palio, alla classifica, alla necessità di chiudere il turno di campionato raccogliendo il massimo. Pioli proverà a superare Zeman, vuole sfruttare i prossimi due impegni (Cagliari ed Empoli) per vivere una sosta felice e sognare la Champions. Lotito e Giulini proveranno a farsi lo sgambetto, vedremo chi la spunterà. Sarà un contatto ravvicinato, sarà una sfida nella sfida. Si parlò tanto del caso Astori, servì lo sbarco di De Vrij per placare l’ira dei tifosi laziali. Che notte quella notte, non si dormì molto e il giorno dopo fu ancora più infuocato. Lotito e Giulini si saranno anche riparlati, ma quello sgarbo non è stato dimenticato. Gli errori della Lazio ci furono, pensò di poter chiudere l’operazione a suo piacimento, dilatandone i tempi. E invece? Arrivò la beffa. L’atteggiamento del Cagliari non è mai stato chiaro, giocò su più tavoli. E così che da amici si è diventati nemici. (Corriere dello Sport)

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