ROMA – In tribuna con la Fiorentina per infortunio, in campo dal primo minuto tre giorni dopo in Nazionale. È il curioso caso di Miroslav Klose. L’attaccante della Lazio è stato in dubbio fino all’ultimo prima dell’importantissima gara con la Fiorentina di domenica scorsa, in ballottaggio con Perea, unico altro attaccante di ruolo a disposizione di Reja in questa parte di stagione. Entrambi si sono allenati regolarmente nei giorni precedenti la partita e sono stati inseriti nella lista dei convocati. All’Artemio Franchi, però, Miro ha assistito alla vittoria dei suoi compagni dalla tribuna. Il motivo è stato spiegato dal direttore sportivo Igli Tare a pochi minuti dall’inizio della gara: “Nella gara di giovedì ha subito una forte contusione che non gli permette di calciare e scattare. Abbiamo provato a recuperarlo fino all’ultimo ma è meglio non rischiare”. Reja se n’è fatto una ragione, ha rinunciato al suo uomo più importante ed è riuscito comunque a espugnare Firenze con una prova convincente. Fino a questo punto tutto regolare.
IN GERMANIA L’INFORTUNIO SVANISCE MAGICAMENTE – Ma poi il numero undici biancoceleste – inserito il 28 febbraio nella lista dei convocati del ct Joachim Loew – raggiunge comunque il ritiro della Germania e il giorno dopo la partita con la Fiorentina, il commissario tecnico tedesco rivela: “Klose è ottimista, pensa di poter giocare mercoledì”. Ma come? Fino a un giorno prima non poteva calciare e ora è già pronto per partire dal primo minuto in una gara di livello internazionale? Un’evoluzione davvero strana dell’infortunio di pochi giorni prima e, stando a quanto viene riportato oggi dai media tedeschi, sembra proprio che Miro si avvii a partire titolare questa sera contro il Cile. Che Klose si sia sempre gestito autonomamente non è certo un mistero: ha il suo medico personale (il dottor Müller-Wohlfahrt), solitamente salta un allenamento a settimana per ricaricare le pile e ha a disposizione la sua celebre personale vasca di ghiaccio dove si immerge dopo ogni partita per dilatare i vasi sanguigni, riducendo così le infiammazioni e le conseguenze dei traumi di gioco.
ALLA CACCIA DEI RECORD CON LA NAZIONALE TEDESCA – Attenzioni particolari sacrosante per un calciatore come lui. Che non ha mai nascosto la sua volontà di giocarsi i prossimi campionati del mondo per provare a eguagliare e, possibilmente, sorpassare il record di 15 reti di Ronaldo il Fenomeno (Miro è fermo a quota 14) in una fase finale del Mondiale: “Non posso dire che non mi interessi, sono una persona molto ambiziosa”, conferma in patria il panzer. Altrettanto legittimo, ci mancherebbe altro. Lo è un po’ meno il fatto di mettere la Nazionale davanti al proprio club in maniera così evidente. Perché più che di miracoloso recupero dopo appena tre giorni, la sensazione è che la sua esclusione a Firenze sia stata una scelta per preservarsi in vista della partita della Germania. Con la quale questa sera – in caso di suo gol – diventerebbe il marcatore più prolifico di sempre staccando Gerd Muller, con il quale al momento condivide questa speciale classifica a quota 68 reti. Un traguardo storico, che tutti – anche in casa biancoceleste – festeggerebbero. Ma cosa sarebbe successo se domenica la Fiorentina avesse pareggiato contro la Lazio, bella ma incapace di chiudere il conto per mancanza di cinismo sotto porta? Un dubbio che rimarrà.
PROSEGUONO I DISCORSI PER IL RINNOVO – Intanto Lotito continua a lavorare per rinnovargli il contratto. C’è ancora una minima distanza tra domanda e offerta, ma le parti si incontreranno di nuovo a breve. Miro assicura che la sua carriera continuerà anche dopo il mondiale: “Ci sono così tante opzioni interessanti. Sono circolate molte voci false, quel che è certo è che ho ancora voglia di continuare a giocare a calcio ad alti livelli. Posso riuscirci per altri due anni. La Nazionale? Credo che la Coppa del Mondo in Brasile sarà il mio ultimo torneo”. Su quest’ultima dichiarazione, a Formello, c’è chi tirerà un sospiro di sollievo. (Repubblica.it)
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