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Lazio, 3 anni dall’arrivo di Inzaghi. Dal post Pioli, a Bielsa fino alla corsa Champions

Il 3 aprile 2016, con l'esonero di Pioli arrivò Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, da traghettatore a simbolo...lo strano percorso di Inzaghino

redazionecittaceleste

ROMA - Potremmo definirlo "Lo strano percorso" per racchiudere il cammino di Inzaghi con la Lazio. Tutto cominciò dopo la sconfitta nel derby contro la Roma il 3 aprile 2016, un pesante 4-1 che costrinse Lotito a sollevare dall'incarico di allenatore Stefano Pioli.

Mancando sei partite alla fine del campionato, il patron biancoceleste affidò la panchina a Simone Inzaghi, tecnico della Primavera e uomo Lazio promosso dalla società. Quella di Inzaghi doveva essere una toccata e fuga, traghettando la squadra fino al termine della stagione. La Lazio in estate puntò dritta su Marcelo Bielsa, come nuovo allenatore, ma "il Loco" dopo aver firmato il contratto con i biancocelesti fece dietrofront. Intanto Inzaghi era diretto a Salerno, dove ad attenderlo c'era la panchina della Salernitana, ma dopo il rifiuto di Bielsa, nei caldi giorni di luglio arrivò la telefonata del presidente Lotito, che a chiare lettere invitò Inzaghi a presentarsi a Villa San Sebastiano, perché da lì a poco sarebbe diventato di nuovo l'allenatore della Lazio. Da quel giorno Inzaghi non si è più scollato da quella panchina. Il resto è storia piuttosto recente, con l'amore dei tifosi che sono tornati numerosi allo stadio anche grazie a lui, che ha creato un'alchimia giusta all'interno dello spogliatoio e attraverso la sua lazialità ha trasmesso ai calciatori l'amore per la maglia biancoceleste. Il tecnico piacentino vorrebbe regalarsi una vittoria per il suo 43esimo compleanno che festeggerà il 5 aprile. Con la sfida di questa sera contro la SPAL, Inzaghi raggiungerà quota 112 panchine in campionato con la Lazio, agganciando Reja e Lorenzo nella classifica degli allenatori più presenti nella storia biancoceleste. Davanti a lui solamente 4 allenatori: Zoff (176), Delio Rossi (152), Sperone (128) e infine il suo maestro Eriksson fermo a quota 115, Inzaghi lo raggiungerà in occasione del recupero di campionato con l'Udinese.