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Lotito paga la gaffe 10.000 euro

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Diecimila euro per cancellare la gaffe. Questa l’ammenda pattuita da Claudio Lotito con la Procura della Federcalcio per chiudere la vicenda relativa all’infelice battuta fatta dal presidente della Lazio sull’amministratore...

redazionecittaceleste

Diecimila euro per cancellare la gaffe. Questa l’ammenda pattuita da Claudio Lotito con la Procura della Federcalcio per chiudere la vicenda relativa all’infelice battuta fatta dal presidente della Lazio sull’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta. «Il suo problema – aveva confidato ad alcuni cronisti il numero uno biancoceleste facendo riferimento al dirigente bianconero – è che con un occhio gioca a biliardo e con l’altro tiene i punti». La vicenda risale allo scorso 26 settembre, quando a Milano va di scena un’infuocata Assemblea della Lega di serie A. Non una novità, ma quella giornata si apre con un attacco del presidente Lotito all’amministratore delegato della Juventus: «Chi si lamenta è da cinque anni alla vicepresidenza del settore tecnico: aspetto ancora una sua proposta. Un giorno ci racconterà cosa ha fatto». Marotta non replica, ma nel pomeriggio i toni della discussione salgono rapidamente sul tema delle multiproprietà, tanto caro al presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio e al consigliere federale con delega alle riforme Lotito, ma avversato dalla Juventus, propensa invece all’introduzione delle seconde squadre. Il presidente della Lazio si avventura in un lungo monologo e non gradisce l’interruzione di Marotta. «Io parlo soltanto con i miei colleghi», attacca Lotito facendo riferimento ai presidenti presenti in Lega. La delegazione juventina (con l’ad c’è il presidente Andrea Agnelli) si arrabbia e lascia il tavolo, seguita da Napoli e Roma. A nulla serve il tentativo del direttore generale giallorosso Mauro Baldissoni, che prova a ricucire lo strappo chiedendo a Lotito di portare la discussione nel merito: il dirigente della Roma fa notare al numero uno biancoceleste il «peso specifico» delle tre società «offese», ma il diverbio si chiude con alcune battute piccate. Lo scontro termina qui. Ma all’uscita dalla sede della Lega di serie A Lotito si ferma a parlare con alcuni cronisti ancora presenti a Milano, lasciandosi scappare l’infelice battuta su Marotta e suscitando l’immediata e stizzita reazione della Juventus. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma tanta irritazione per la gaffe del numero uno biancoceleste. Il quale, del resto, smentisce subito di aver pronunciato quelle parole su Marotta. «Le dichiarazioni a me attribuite sono false», afferma Lotito senza convincere appieno gli investigatori della Procura federale diretta da Stefano Palazzi. Il quale, pochi giorni dopo, apre un fascicolo per approfondire la vicenda. L’inchiesta, però, si è subito interrotta. Perché Lotito, dopo aver abbassato i toni («Con Marotta ho ottimi rapporti, come con tutti gli altri colleghi»), ha trovato un accordo con la Procura della Federcalcio per chiudere la vicenda. Sanzione pattuita con il patteggiamento, appunto diecimila euro. Cifra sufficiente per chiudere la brutta storia e allontanare definitivamente il pericolo di una possibile inibizione con effetti negativi anche sugli incarichi federali del presidente biancoceleste, in primis la delega per le riforme del calcio italiano. «Non posso commentare questa notizia, non ho nulla da dire perché non ne sono a conoscenza» ha spiegato Lotito contattato da Il Tempo . Ma la gaffe è già chiusa. (Il Tempo)