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MATCH DAY / Keita pronto a scatenare tutta la sua furia!

Keita
Entrando in corsa ha recuperato 5 punti. E con lui la Lazio riesce a tirare di più

redazionecittaceleste

ROMA - L’occasione è d’oro, è ghiotta, è bella, è tutta sua, è di Keita Balde Diao. L’occasione è da grande, la aspettava, l’ha ottenuta, deve sfruttarla. Keita in pole per partire dal primo minuto, ha un posto prenotato in Lazio-Palermo. E’ il posto che più gradisce: nel 4-3-3 è previsto in campo a sinistra, da attaccante esterno. Dentro subito, non più in corsa, non più da centravanti d’emergenza, messo lì di rimpiazzo. Ha fatto la parte del jolly - scrive il Corriere dello Sport - e ha aiutato la Lazio, ora può dimostrare di essere un titolare. Keita è uno dei più meritevoli, per questo giocherà. Pioli l’ha avuto a disposizione per tutta la pausa, l’ha preparato bene. Sinora un po’ di “grazie” glieli ha dovuti dire.

L’importanza. Quando è entrato in corsa ha inciso, il salto di qualità deve compierlo giocando dall’avvio. Nelle cinque partite di A in cui è subentrato ha recuperato cinque punti da situazione di svantaggio. Con Keita in campo la Lazio ha segnato nove dei 16 gol firmati in campionato. C’è di più: la squadra, in media, con lui ha tirato di più (10,8 tiri contro 7). Sì, meritava questa chance, sta a lui capitalizzarla. Keita sa essere decisivo anche per i compagni, sprintando sulla fascia riesce a crossare, a dribblare, a servire palloni invitanti. E’ l’attaccante della Lazio che ha mandato più volte al tiro un collega (1,22 volte a partita). E ha anche tirato più volte (1,56 a partita). Keita ha vissuto quattro mesi facendo su e giù, vivendo sulle montagne russe, tra alti e bassi, tra sconforto e gioia, tra mercato, campo e panchina. Un gol in A l’ha pure realizzato, ne cerca altri. Il nuovo Keita è più duttile, è più altruista, ha imparato a distribuire i palloni, a giocarli per la squadra. Dopo lo sfogo di Shanghai sembrava perso, la sua storia laziale sembrava finita. Tutti s’aspettavano una reazione bambinesca, ha stupito comportandosi da uomo. Ha lavorato il doppio, è ripartito, ha digerito le lezioni di Pioli e le panchine. E’ diventato più completo e quindi più forte. Oggi Keita può offrire un nuovo impatto. E’ tra i più in forma e non sono tanti quelli che possono dire di esserlo. Era entrato bene nel derby, è stato lui a servire quel pallone d’oro che Klose ha sprecato davanti alla porta romanista. E’ giusto che giochi perché l’ha meritato in allenamento e in partita. Sembrava il più demotivato, s’è rivelato carico, determinato, coinvolto. La società e Pioli hanno deciso di valorizzare i meritevoli, i baby più che i big che stanno tradendo.

Lo sprint. Keita punta il Palermo, numericamente può aver scalzato Candreva per il match di oggi. Sogna una grande domenica, se riuscirà a sfruttare l’occasione balzerà in pole nelle preferenze di Pioli. E’ da tempo che non fa sua la Lazio, con questo allenatore ha perso il posto dopo essersi rivelato in serie A. Con lui ha dovuto modificare ruolo e modo d’attaccare. All’inizio ci è rimasto male, non ne ha compreso i motivi. S’è ritagliato un nuovo ruolo, oggi può tornare al vecchio. Keita largo a sinistra con licenza di affondare. Keita libero di agire come vuole il suo istinto. I dettami di Pioli restano, resistono. Agli attaccanti esterni chiede accentramenti, movimenti su tutta la trequarti. Ma in tempi di emergenza è bene dare più spazio alla fantasia, la tattica può contare un po’ di meno.

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