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Petkovic torna a Roma: obiettivo? Fare la guerra a Lotito!

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AGGIORNAMENTO ORE 9.30 (13-01) - Petko vs Lazio: si riparte. Stando a quanto riportato questa mattina da Il Messaggero, Vlado, tornerà nuovamente a Roma nella giornata di domani in compagnia Rongoni e Manicone, suoi due collaboratori....

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO ORE 9.30 (13-01) - Petko vs Lazio: si riparte. Stando a quanto riportato questa mattina da Il Messaggero, Vlado, tornerà nuovamente a Roma nella giornata di domani in compagnia Rongoni e Manicone, suoi due collaboratori. Incontreranno D'Onofrio, il loro avvocato, così da dare il via alla contro-causa nei confronti della Lazio e di Lotito. Obiettivo? Impugnare il licenziamento per giusta causa davanti al tribunale del lavoro, chiedendo poi: non solo l’illegittimità del provvedimento della società biancoceleste, ma anche i danni d’immagine e quelli materiali.

 

ROMA - Dopo aver salutato - di nascosto - parte della squadra, s'è eclissato. E' blindato in un cantone svizzero: Vlado tace, eppur si muove. E' calato il silenzio, da qualche giorno, sulla vicenda Petkovic. Solo perché il tecnico e l'avvocato D"Onofrio stanno preparando le carte. Previsto un incontro fra i due e gli assistenti Manicone e Rongoni all'inizio della prossima settimana, poi si volerà direttamente in tribunale per il ricorso al giudice del lavoro: verrà impugnato il licenziamento per giusta causa chiedendo l'illegittimità del provvedimento biancoceleste, insieme ai danni d'immagine e persino quelli materiali. Sfruttando pure l'ultima conferenza stampa-monologo di Lotito di domenica scorsa. Il legale del bosniaco ha “registrato” lo sfogo del presidente, lo sfrutterà in aula. Non è stata offerta una buonuscita? Pronta la mail di sabato mattina alle 12.20, che testimonia il contrario: “Noi abbiamo proposto solo il reintegro, la Lazio ha fatto la proposta economica”. Il 30% (200 mila euro lordi) dei 680 mila (90 a testa per Manicone e Rongoni) da percepire sino a giugno.

LE CHANCE - I 200 mila euro lordi in realtà erano stati rifiutati per una “questione di principio”: doveva essere riabilitata la faccia di Pektovic con un comunicato in cui la Lazio dichiarava legittimo il comportamento del bosniaco firmatario con la Svizzera. E" la “lettera della discordia” ad aver fatto precipitare la situazione. Lotito ha lasciato intendere fra le righe di avere le prove della firma con la Federazione Elvetica, addirittura al momento del doppio rifiuto del rinnovo biancoceleste a fine maggio 2013. A Villa San Sebastiano però Vlado s"era presentato, venerdì scorso, con il contratto siglato il 23 dicembre. Inutile insistere poi sull"armadietto, svuotato prima di Verona, a sentire il bosniaco: “La Lazio sa bene perché. L"avevo fatto anche il Natale prima perché ce lo chiede la società per fare le pulizie”, la reazione di Petkovic al telefono con l"avvocato D"Onofrio. Ma Lotito, quante chance ha di vincere davvero questa causa? Sicuramente ha un atteggiamento "leale" verso le precedenti vertenze. (Ilmessaggero.it)

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