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Anderson e Joao Mario: due 10 dietro le quinte

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I due vivono situazioni simili. Partivano titolari, ma non stanno giocando con continuità per motivi diversi. E' ora di emergere...

redazionecittaceleste

 

di Lorenzo Ottaviani

 

ROMA - Da Milano a Roma in tantissimi aspettano questo match. La partita fra Inter e Lazio chiuderà il girone di andata e sarà cartina tornasole per le ambizioni europee di entrambe le squadre. I nerazzurri hanno 40 punti, i biancocelesti 36 (con una partita da recuperare contro l'Udinese). Le compagini sono legate da uno storico gemellaggio e, negli ultimi anni, diversi giocatori hanno indossato entrambe le casacche. In comune hanno anche due numeri 10 che non sono ancora riusciti a prendere per mano la squadra, chi per infortunio chi per incomprensioni tecnico-tattiche: Felipe Anderson e Joao Mario.

 

ECCO DI NUOVO 'O MAGICO'

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Se l'anno scorso Felipe Anderson aveva fornito una grande prova contro l'Inter (andando a segno nell'1-2 di Coppa Italia),  ha certamente voglia di fare il bis. Il brasiliano ha avuto un inizio di stagione molto complicato, con un problema fisico che l'ha tenuto lontano dal campo per oltre quattro mesi. Adesso però il Dieci è tornato, pronto a riprendersi il ruolo da protagonista che gli spetta. Su quest'ultimo punto non sarà d'accordo , dato che il Mago di San José del Valle è colui che ha raccolto l'eredità di Anderson, se non altro come apporto qualitativo in campo. Non sarà facile riprendersi il posto che adesso è saldamente nelle mani dello spagnolo, ma il campione olimpico è sembrato in ripresa. Per lui appena 6 presenze in stagione - appena due da titolare - con 2 gol e 1 assist messi a segno, numeri che sono destinati ad essere rimpolpati in questa seconda parte di stagione. Senza dubbio Felipe ha voglia di iniziare subito, magari subentrando e decidendo la sfida di San Siro, permettendo alla Lazio di mettere la freccia per la corsa .

 

SUL PIEDE DI PARTENZA?

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Con Spalletti il feeling non sembra essere sbocciato in maniera particolare, da qui il mal di pancia. Joao Mario era arrivato lo scorso anno da Campione d'Europa con il Portogallo per 40 milioni di euro, ora è la pedina sacrificale di lusso per incassare e fare mercato. Il tecnico toscano non lo considera un titolare, pensa di aver bisogno di un giocatore più tecnico e abile nel dribbling. I 5 assist messi a segno in 13 presenze stagionali non sembrano aver convinto l'ex-allenatore della , che però potrebbe concedergli una nuova chance contro la Lazio, per rifarsi della prestazione mediocre di ieri sera nel derby contro il Milan. Sarà per lui la partita della svolta, o la definitiva conferma di un possibile addio all'Italia? Intanto il romeno Stefan Radu sta per superare un altro simbolo della storia recente della Lazio: