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FIGC, Gravina: “Inasprire le pene per chi delinque sui campi da calcio”

Gravina
Queste le dichiarazioni del presidente della FIGC, Gabriele Gravina in merito all'episodio di violenza verso l'arbitro avvenuto sul campo di San Basilio a Roma.

redazionecittaceleste

ROMA - Al termine del vertice tra Matteo Salvini (ministro degli interni), Gabriele Gravina (presidente FIGC), Giancarlo Giorgetti (Sottosegretario generale allo sport) e Marcello Nicchi (presidente AIA), in seguito allo

spregevole episodio riguardante l'arbitro di calcio aggredito da alcuni pseudo tifosi, nel quartiere San Basilio di Roma, dopo la gara di calcio dilettantistico tra Atletico Terranova e Virtus Olympia. Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina: "L’urlo che oggi emerge è basta negoziare sulla passione di questi ragazzi che vogliono solo stare in campo e che vogliono dare un contributo al mondo del calcio in una partita tra coetanei. Spesso, però, pagano con il proprio fisico un momento di follia. Ho parlato ieri con la mamma del ragazzo aggredito e il suo appello per quanto ci riguarda non resterà inespresso. Al di là del momento di grande attenzione che questo episodio ha generato, mi auspico una rivoluzione culturale. Abbiamo già ridotto di quasi il 50% le violenze, ma organizzando circa 600mila partite l’anno siamo molto esposti a episodi di questo genere. Non è accettabile entrare in un vortice del genere e dunque nel prossimo Consiglio Federale ci sarà anche un’elevata sanzione per quanto riguardo certi comportamenti. Ci deve essere un’attività di pena certa in questi casi. Tutti devono sapere che non appena sfiorano un arbitro con intento di violenza, si rischiano pene che possano allontanare questi soggetti dal mondo del calcio".