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Lazio, primi passi per Cristante, ma lui: “Sogno la Premier”

Cristante, centrocampista dell'Atalanta
Il ds Tare è alla ricerca del possibile sostituto di Milinkovic, con un occhio speciale a Bergamo

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di Simone Cesarei

ROMA- Tutti pazzi per Sergej. Il centrocampista serbo si è ormai imposto tra i top player dell'intero campionato, e da tutta Europa suonano sirene di mercato. L'ultima, clamorosa, indiscrezione l'ha riportata questa mattina "Il Corriere dello Sport", e parla di un'offerta monstre da parte del Psg. Quanto? 170 milioni. Cifra che sarebbe inferiore solamente a Neymar e Mbappè, acquistati proprio dal club francese in estate, salendo dunque sul podio degli acquisti più onerosi della storia del calcio. In attesa di conferme da Formello, è davvero difficile pensare che il presidente Lotito possa dire di no ad una cifra del genere. Il patron biancoceleste ha sempre ripetuto che il cartellino di Milinkovic costa non meno di 100 milioni, tondi tondi. E chissà che entro la fine del campionato la sua valutazione non possa addirittura aumentare. Juventus e Manchester United restano alla finestra, monitorando con interesse la situazione del gigante serbo, ed è molto probabile che i maggiori top club europei siano pronti a darsi battaglia in estate in una vera e propria asta milionaria. Impossibile per Tare non guardarsi intorno dunque, alla ricerca di quello che sarebbe il sostituto di Milinkovic. Le attenzioni del ds biancoceleste si sono fermate a Bergamo, con il nome di Bryan Cristante è uno dei primi sulla lista.

OBIETTIVO

Milinkovi, centrocampista della Lazio

Non è certo facile individuare il sostituto perfetto di Milinkovic. Sergej si è affermato nella Capitale non solo come beniamino indiscusso dei tifosi, ma anche come vero e proprio simbolo del ritorno della Lazio in palcoscenici importanti. La lotta per la Champions League, l'intenzione di arrivare in fondo all'Europa League, e la consapevolezza di avere in rosa uno dei centrocampisti più forti del panorama europeo. Tutte cose che hanno portato al ritorno dell'entusiasmo dalle parti di Formello. C'è da sostituire un simbolo, dunque. Nonostante i tifosi sperano ancora di vedere Sergej indossare l'aquila sul petto, pensare di restitere a offerte faraoniche appare improbabile. Non è comunque escluso che, in caso i ragazzi di Inzaghi raggiungano la Champions League, Milinkovic non decida di rimanere un altro anno a Roma, dove si trova benissimo. Tutte valutazioni che si faranno a fine campionato, ma per cui la società biancoceleste non vuole farsi cogliere impreparata. Ecco perchè sono stati avviati i primi contatti con l'Atalanta per Bryan Cristante. Il centrocampista dei bergamaschi è esploso in questa prima parte di stagione con la maglia della Dea, attirando le attenzioni di molti club. Tra i più interessati c'è, appunto, la Lazio di Inzaghi che lo ha individuato come sostituto perfetto di Milinkovic. Cristante è attualmente in prestito dal Benfica all'Atalanta, che ne riscatterà il cartellino per 4 milioni di euro. La sua valutazione però si è già quintuplicata, con il club orobico che ne chiede almeno 20-25 per valutare una sua eventuale partenza. Tare ha già avviato i primi contatti con l'agente del giocatore, Giuseppe Riso, e molto presto potrebbe provare un primo contatto esplorativo con la Dea. Cristante è il prescelto per sostituire Milinkovic, ma se ne saprà di più in estate, quando si scoprirà il futuro di Sergej.

DICHIARAZIONI

Anche perché è lo stesso Cristante a lasciare a LaGazzettadellosport molti dubbi sulla sua permanenza in Italia: Me lo dissero alla fine di un Torneo di Viareggio: “C’erano degli osservatori del Chelsea qui per te”. La Premier League era un sogno allora come oggi e spero sia una realtà domani, non so quando: in tanti mi dicono “È il cam­pionato perfetto per te”, e sono d’accordo. Fisicità, contrasti, calcio aperto: sì, mi ci vedo. Tan­to più al momento giusto: un conto è essere attirato da un’esperienza all’estero a 19 an­ni, come quando andai al Benfica e poi mi ritrovai a dover co­minciare tutto da capo, e un con­to è arrivare a fare quell’espe­rienza non più ragazzino, in qualche modo già affermato”.

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