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Pandevmonio a Marassi: in tilt la Lazio e Maresca

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Commento

redazionecittaceleste

GENOVA - Pandevmonio. Ancora lui, col suo spirito maligno dopo l’addio, punisce la Lazio da ex. Gli basta meno di un tempo per segnare e stregare ancora il campo di Marassi. C’è il ritardo nella diagonale di Basta, l’uscita a metà di Strakosha, la testata cattiva di Goran il terribile. Questa sconfitta pesa molto più di quella di domenica scorsa. Alla vigilia di Pasqua, è maledetta.

STANCHEZZA - La bella Lazio addormentata dal derby. Entra in campo di nuovo scarica, senza concentrazione. Stavolta il contraccolpo psicologico della sconfitta col Napoli c’è. O forse i biancocelesti continuano ad accusare la stanchezza accumulata durante tutta la stagione. E’ difficile capirlo, anche perché in campo ci sono i big freschi d’assenza dell’ultima sfida prima di Marassi. In realtà de Vrij e Biglia ci sono, stavolta è Hoedt a cadere - ironia del destino - su un promesso sposo biancoceleste. Torna Juric e segna, Simeone. Dopo 9 partite di digiuno con Mandorlini, si sblocca proprio contro la Lazio. Pessima la marcatura di Hoedt, dicevamo, che gli lascia pure il tempo d’indirizzare la palla di testa nell’angolino basso.

ARBITRAGGIO - La Lazio fatica a reagire, ma l’arbitro Maresca mette ulteriori bastoni nella corsa: al 25’ allucinante il rigore non concesso a Parolo, addirittura ammonito per simulazione: Burdisso lo tiene per il collo e non tocca mai la palla, che poi arriva a Lamanna. Il fischietto poi inizia una personale sfida contro i biancocelesti, non sanzionando tutta una serie di mani rossoblù e minacciando un furioso Inzaghi in panchina. Simoncino è arrabbiato anche con i suoi, sterili persino sulle fasce. Felipe sparisce per un tempo, Keita fa altrettanto sino al 40’: tiro in scivolata respinto in corner da Lamanna. Secondo tiro (dopo Biglia da lontano al 3’) biancoceleste nei primi 45’.

PARI - Allo scadere della prima frazione, però, finalmente Maresca concede il penalty (più dubbio di quello non accordato a Parolo) per un fallo di mano di Burdisso in area: sul dischetto Biglia sbaglia, ma poi rimette in porta la respinta di Lamanna per l’1-1. Nella ripresa ci prova Hoedt dalla distanza al 57’: sugli sviluppi del corner, Maresca non sanziona un fallo in area di Laxalt su Keita, Inzaghi viene espulso. Dal tunnel ordina il cambio di Felipe: entra Lombardi e al 75’ si divora in contropiede il gol vittoria, con la palla sull’esterno della rete. Gol sbagliato, gol subito. E in svantaggio ecco pure il miracolo di Lamanna in uscita su Immobile. Incredibile però il destino: entra Luis Alberto, dopo un mese di panchina, e tira fuori dal cilindro l'esterno rasoterra che vale il pari. Per poco al 96' la Lazio non ribalta la gara con Milinkovic di testa, poi rischia di nuovo su Pandev murato da Strakosha. Meglio un punto di sutura per l'Europa.

Cittaceleste.it