ROMA – Un toro non sa distinguere i colori. Attacca e si scaglia verso il mantello agitato dal torero per rabbia, perché infastidito da quei movimenti. Come un toro, Ciro Immobile non fa distinzioni: colpisce chiunque, in qualunque modo, indipendentemente dai colori. Lui, che al Toro c’è stato, in un derby tutto personale ha realizzato quattro reti contro la Juventus da inizio stagione. Se proprio deve scegliere due colori da colpire, Ciro ne sceglie due che ne simboleggiano l’assenza: il bianco e il nero.
DUE PIÙ DUE
Un gol su rigore, uno su azione. E poi di nuovo: un gol su azione e uno su rigore. Immobile ha bucato la retroguardia bianconera in quattro occasioni nel giro di due mesi. Sì, la retroguardia bianconera: una delle più rodate e temute, nonostante l’addio di Bonucci. Barzagli, Chiellini e Buffon sono giocatori rodati, campioni d’Italia e nel giro della Nazionale. Eppure a Ciro non interessa: lui non distingue i colori, non fa alcuna differenza. L’importante è mettere la palla nel sacco.
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