ROMA - Mentre l'Italia ha nei piani di ricominciare gli allenamenti a inizio maggio, in Germania i club di Bundesliga sono ripartiti da almeno una settimana. Come si stanno allenando? A questa domanda e non solo ha risposto il centrocampista del Friburgo, Vincenzo Grifo. Ecco le dichiarazioni del calciatore naturalizzato italiano a Tmw: "Qui stiamo benissimo, sia io che la famiglia. Si può uscire, mai più di due, ma la situazione è migliore rispetto all'Italia".
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Friburgo, Grifo: “Ecco come ci alleniamo qui. Sogno la Serie A”
Queste le dichiarazioni di Vincenzo Grifo centrocampista naturalizzato italiano del Friburgo
Il Friburgo si allena?
"Gli esercizi e la palestra si fa a casa, sul campo invece facciamo un po' di corsa ma in gruppi di quattro. Era da tre settimane che non tornavamo al campo per allenamenti specifici".
Quando si tornerà a giocare in Bundesliga? Ci sono ipotesi?
"Speriamo presto, stiamo soffrendo anche noi professionisti, ci manca il pallone. Ma sappiamo che la salute è più importante di ogni altra cosa".
Come ha reagito al rinvio degli Europei?
"Molto male, immaginavo che si potesse rinviare di un anno. L’Italia è il mio sogno, sono sempre in contatto con il ct Mancini, che ringrazio molto. Dal primo giorno mi sono sentito in famiglia in Nazionale. È un orgoglio farne parte e ho sempre sognato di indossare quella maglia".
Chi sente più spesso in Italia?
"Spesso con Gollini e Pavoletti, ma anche con Donnarumma".
Da dove viene la passione per l'Inter?
Ho iniziato con nonno e papà che mi hanno regalato una maglia di Baggio, che all'epoca era in nerazzurro. I miei fratelli sono juventini e milanisti, quindi c'è sempre stata aria di derby in casa. Sogno di tornare in Serie A, continuo a seguire molto. Mi sento italiano".
Come sta il calcio tedesco?
"Ci sono stadi sempre pieni e questo è molto bello. La Bundesliga è molto seguita e bella da vedere".
Ha qualche esempio da seguire?
"Sia Juventus che Inter hanno tanti campioni da cui apprendere".
E il Milan? Si parla tanto di Rangnick...
"Sono molto amico di Calhanoglu. Non ho mai incontrato Rangnick, ma in Germania se ne parla benissimo. Sa lavorare bene con i giocatori e con i giovani".
Tanti giovani ha incontrato in Nazionale, come Tonali e Zaniolo: c'è qualcuno che l'ha sorpresa di più?
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