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ESCLUSIVA – Lombardo: “Eriksson non andava esonerato. Derby equilibrato, Marusic mi somiglia”

Pubblicato il 16 aprile alle 13:49

redazionecittaceleste

Di Lorenzo Manelfi

ROMA - Prendendo spunto dalla canzone di Gabry Ponte e dal programma su Italia 1, vogliamo provare a farvi rivivere la Lazio degli anni 90 attraverso esclusive, foto, video, curiosità e racconti. Non lasciatevi confondere dal titolo, non intendiamo assolutamente deridere i tifosi biancocelesti della nuova generazione, tutt'altro. Questa rubrica è stata creata soprattutto per tutti coloro che hanno vissuto lo storico 26 maggio e il gol di Murgia al 93esimo in Supercoppa contro la Juve, ma che purtroppo (o per fortuna) non sono tanto vecchi da aver visto la Prima Squadra della Capitale raggiungere la vetta del mondo. Come poteva d'altronde non riuscirci. Era la Lazio di Cragnotti, di Zoff, di Eriksson e di Zeman, di giocatori fenomenali come Signori, Gascoigne, Boksic, Vieri, Nesta, Mancini, Salas, Veron, Nedved, Simeone e tanti altri... Impossibile ricordare tutti i protagonisti di quel fantastico decennio, che ha visto trionfare la Lazio non soltanto in Italia, con lo scudetto nella stagione 1999-2000, ma anche in Europa, con la Coppa delle Coppe alzata a Birmingham e la Supercoppa Uefa vinta contro il Manchester United campione d'Europa. Siete pronti a fare un salto nel passato? Si comincia...

MISTER 144

La nostra redazione ha contattato Attilio Lombardo, ex centrocampista biancoceleste dal 1999 al 2001. Ala destra dotata di propensione al sacrificio e facilità di corsa, spiccava per la notevole resistenza fisica, qualità che gli ha consentito di scendere in campo per 144 incontri consecutivi in Serie A. In carriera ha vinto tantissimi trofei non soltanto con il club capitolino, ma anche con Juve e Samp. E' inoltre uno dei cinque italiani ad aver conquistato tre scudetti con tre società diverse. Ai microfoni di Cittaceleste, Lombardo ha parlato della sua Lazio e di quella attuale di Simone Inzaghi, ex compagno di squadra: "Non posso che parlar bene del mio passato in biancoceleste. Ho trascorso due anni fantastici, vincendo tantissimi trofei. Lo scudetto del 2000 è stato incredibile, così come aver vinto in Europa contro il Maiorca e lo United. L'unico dispiacere personale è stato l'esonero di Eriksson, arrivato troppo presto. In fondo aveva vinto il tricolore l'anno prima".

IL DERBY E L'EUROPA LEAGUE

"Credo che il risultato sia giusto. L'umore delle due squadre era opposto, ma alla fine in campo c'è stato equilibrio. La Lazio ha avuto più occasioni nel primo tempo, la Roma nel finale è andata vicina al gol. Giusto lo 0-0. L'eliminazione in Europa League? Inspiegabile. Un Black out che nessuno si sarebbe aspettato. Un peccato, per quello che si è visto tra andata e ritorno".

MARUSIC E LAZIO-SAMP

"Se c'è un giocatore della Lazio che mi assomiglia? Marusic, anche se non siamo uguali. Amo Milinkovic, è un centrocampista moderno e completo. Comunque mi piace tutta la squadra, ci sono tanti elementi interessanti. Lazio-Samp di domenica prossima? Non sarà un incontro semplice per i ragazzi di Inzaghi. I blucerchiati vogliono l'Europa League e lotteranno fino alla fine. Bisognerà vedere anche cosa accadrà nel turno infrasettimanale e come arriveranno le due squadre al match. La Lazio invece può ambire al quarto posto".

MANCINI E MIHAJLOVIC

"Con entrambi ho giocato e allenato. Roberto credo sia il profilo giusto per la Nazionale, è un ottimo tecnico. Con Sinisa abbiamo finito la nostra avventura al Torino pochi mesi fa, vedremo cosa ci riserverà il futuro".

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