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La Lazio si riscopre con una difesa da record: 2 gol nelle ultime 5 gare

Acerbi

Benissimo la retroguardia inedita a San Siro Luiz Felipe-Acerbi-Bastos. E anche Strakosha c'ha messo coraggio. Alla fine basta un gol per portare a casa i tre punti col risultato

redazionecittaceleste

ROMA - Riscoperto il cinismo nel momento giusto. La Lazio aspetta l'Inter, la contiene e al primo tentativo la colpisce. Poi regge e ci riprova altre volte. La novità è anche nella gestione e nel coraggio.

Peccato che nella ripresa si debba sempre soffrire quando sarebbe agevole in contropiede il raddoppio, ma la Champions deve premiare questo spettacolare gioco. A San Siro questa vittoria sporca è un'impresa autentica. Ha ragione Inzaghi ha sottolineare la personalità della sua squadra, pur essendone lui lo stratega. Bisogna però fare gli applausi anche a Strakosha, gagliardo in uscita e reattivo prima sul diagonale di Keita e poi sul rasoterra di Nainggolan. Bisogna battere le mani ancora più forti per tutta la difesa inedita, che consente al portiere albanese di uscire da San Siro con la porta inviolata. Cliente scomodo, Perisic, per Luis Felipe. Il brasiliano non giocava titolare da tanto, a inizio gara sembrava traballante, ma nella ripresa ha giocato alla grande. Guidato come al solito da un Acerbi gigante: l'ex Sassuolo pronti via, sventa due pericoli a pochi passi dalla porta, nel secondo tempo s'immola su ogni palla di testa in area. Bastos fa il suo alle prese con Politano, anche se se talvolta è irruento. Non solo: l'angolano per poco non sfiora il raddoppio di testa, ma Handanovic con una grande parata gli nega la gloria. In ogni caso, la retroguardia è tornata – come nel derby – a fare la forza. Si evince pure da questa statistica: 5 partite ufficiali con 2 gol subiti: una striscia così non si verificava da oltre un anno (da Steaua-Lazio a Lazio-Milan di Coppa Italia del 28/2/2018).

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