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CHAMPIONS – Alla Bay Arena il Bayer supera l’Hoffenheim

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ROMA – Per il Bayer Leverkusen inizia il campionato 2015/16, in una Bay Arena esaurita in ogni ordine di posto arriva l’Hoffenheim. Schmidt schiera la miglior formazione possibile, con Calhanoglu, Son e Bellarabi alle spalle di Kiessling....

Federico Terenzi

ROMA – Per il Bayer Leverkusen inizia il campionato 2015/16, in una Bay Arena esaurita in ogni ordine di posto arriva l'Hoffenheim. Schmidt schiera la miglior formazione possibile, con Calhanoglu, Son e Bellarabi alle spalle di Kiessling. I tre giocatori alle spalle della punta, non danno punti di riferimento alla rtroguardia ospite che, nei primi 5 minuti, vanno in affanno. Il trio svaria e si cambia spesso di posizione, sfruttando il campo in ampiezza e lunghezza.

BUCO – Al primo affondo però gli ospiti passano: pallone in profondità per Zuber che si infila nella lenta retroguardia di casa e batte Leno con un preciso piatto sinistro sul palo lungo. La squadra di casa reagisce e va vicina al gol in un paio di occasioni: prima Kissling – bravo Sule a sventare la minaccia – e poi Calhanoglu si fanno ipnotizzare da Baumann. L'estremo dell'Hoffnheim non può nulla sul tap-in di Kissling dopo un conclusione in diagonale di Wendell. Per il bomber di casa è il centro numero 152 con la maglia delle aspirine che chiudono la prima frazione sull'1 a 1. Nella ripresa Schmidt azzecca i cambi: è infatti l'accoppiata Mehmedi/Brandt a confenzionare il gol del vantaggio, con un preciso diagonale che non lascia scampo a Baumann.

FORTINO BAY – La Bay Arena si conferma ancora una volta una zona invalicabile: in campionato, lo scorso anno, una sola sconfitta al termine di un pirotecnico 4 a 5 contro il Wolfsburg. Gli uomini di Schmidt applicano un calcio aggressivo, i tifosi fanno un tifo incessante dal primo al novamentesimo, un vero e proprio problema per le squadre ospiti. In difesa sembrano perforabili, sorpattutto in zona centrale, con Papadopoulos e Tah che non sono certo due fulmini di guerra. Ma guai a lasciare spazi in campo aperto dove possono creare diversi problemi. Occhio anche a Kiessling, capace di fare reparto da solo.