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Con la Biava alla bocca

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di FEDERICO TERENZI ROMA – Palacio fa uno dei suoi movimenti che mettono fuori causa tutti, tranne l'ultimo commilitone ad arrendersi nella ciurma mandata in campo dal Generale Reja. Si tratta di Giuseppe Biava che ha stampato in mente le...

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di FEDERICO TERENZI

ROMAPalacio fa uno dei suoi movimenti che mettono fuori causa tutti, tranne l'ultimo commilitone ad arrendersi nella ciurma mandata in campo dal Generale Reja. Si tratta di Giuseppe Biava che ha stampato in mente le scivolate del ministro della difesa Nesta e sradica il pallone al numero otto nerazzurro proprio ad un passo dal gong.36 E NON SENTIRLI – Di scivolate ne avrà fatte a bizzeffe nella sua carriera il buon Beppe Biava , tutto famiglia, campo di gioco e casa, un uomo tutto da sposare. Orma,i a 36 anni, guai a chiamarlo vecchietto, gioca ancora con la freschezza di un ragazzino.IL DILEMMA – La carta d' identità comincia a farsi pesante ha il contratto in scadenza a giugno 2014 e ha sempre detto: “Voglio vivere alla giornata, a fine stagione voglio meritarmi il rinnovo.” Proseguire nella corsa, oppure fermarsi mentre gli altri sono dentro la mischia e godersi la famiglia senza la pressione del campo? Quello dove Biava è sempre l'ultimo a mollare pronto sempre a dare tutto e ad anticipare gli avversari come un perfetto orologio svizzero.Reja lo sa bene e spera di poter puntare le sue lancette verso l'eternità, la Lazio ha maledettamente bisogno di lui.

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