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OTTAVA MERAVIGLIA ALL’OLIMPICO: SENAD E FELIPE SUL SECONDO POSTO

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ROMA – E’ rinato terzino, si riscopre goleador. Non segnava in campionato da quasi un anno, dal 13 dicembre contro l’Atalanta, Senad ritrova la rete. Su un’ottima sponda di Klose, con una schiacciata in controtempo: Padelli striscia...

redazionecittaceleste

ROMA - E’ rinato terzino, si riscopre goleador. Non segnava in campionato da quasi un anno, dal 13 dicembre contro l’Atalanta, Senad ritrova la rete. Su un’ottima sponda di Klose, con una schiacciata in controtempo: Padelli striscia sul prato scartavetrato da Lulic. Bentornato ovunque, bosniaco d’oro. E’ rientrato, Pioli adesso non lo toglie più. Aveva fallito al San Paolo sulla trequarti, ma ora è un altro. C’è il suo zampino in ogni gol, c’è la sua corsa in ogni chiusura biancoceleste. Avanti e indietro, Senad non si ferma mai. Vola e spara cartucce, è una pistola calibrata. Lucida una miriade di palloni, crossa come una mitragliatrice ed è il radar della manovra la sinistra. Al 50’ si scioglie d’applausi, l’Olimpico, per un inserimento, il controllo al volo e il tiro. Seppur alle stelle, pieno di Lulic.

CANDREVA DOWN - Decolli e atterraggi. Scorre pure quasi tutta la difesa della Lazio nelle gambe di Lulic. Perché Gentiletti è sempre lento e Mauricio un pericolo costante: all prima entrata (pulita), abbatte Molinaro, al 30’ si becca - ovviamente - il primo cartellino giallo del match, il sesto consecutivo su sei partite consecutive. Persino il rientrante Biglia è costretto a ripiegare di continuo sui contropiedi. Non si blocca, invece, in campionato Candreva: il miglior tiratore d’Italia, ma la mira è sempre sbagliata. E, quando centra la porta di testa, è in fuorigioco.

FELIPE CAPOCANNONIERE - Il Toro mostra corna e artigli. Così la Lazio sfoggia il “bufalo” Milinkovic, impressionante nella copertura della palla col fisico. Non c’è fallo che lo tenga, non c’è nessuno che possa alzarsi al suo livello. Vola in cielo, al 72’, spizza per Klose, che lancia Felipe: diagonale-gol per il nuovo capocannoniere - ora solitario - della Lazio. Poi raddoppia pure, proprio all'ultimo secondo, regalando il "triplete" alla Lazio. E c'è gloria per Marchetti solo su un tiro di Bruno Peres, il resto è ordinaria amministrazione. Alla faccia del bel gioco (?) di Ventura, all'Olimpico centra l'ottava meraviglia e il secondo posto in classifica.

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