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Alessandro Nesta: “Lazio, non sono un traditore. Il passaggio al Milan traumatico per come avvenne. La Roma mi voleva per prima”.

Pubblicata ieri 17/1 ROMA - Torna a parlare Alessandro Nesta, capitano di una Lazio leggendaria. Si racconta ai microfoni di thehardtackle.com: "La mia infanzia l'ho passata pensando solo al calcio. Nel dopo scuola andavo in cortile a giocare a...

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"Ti hanno dato del traditore:"Cragnotti pensava di vendermi già da un po'. Il club aveva debiti e gli stipendi non arrivavano da 6 mesi. Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto. Ero il giocatore più costoso e dalla mia cessione avrebbero ricavato parecchio. Non mi sento un traditore". Lazio e Roma torneranno mai ad alti livelli?"La Roma ha avuto un grande inizio in questa stagione, la Lazio non tanto. Penso comunque che la Juventus continuerà a dominare nei prossimi anni. Le romane sono indietro".L'erede di Nesta è De Sciglio? "E' un grandissimo terzino. Può crescere e seguire la tradizione dei grandi difensori italiani". L'Italia e il prossimo Mondiale: "Nel 2006 ero felicissimo, un po' meno per me che non giocai le ultime gare. Questa volta andare li a vincere sarà molto difficile. Il Brasile è favorito. Inoltre questa squadra è giovane, noi giocavamo insieme da tanto tempo". La sconfitta più dolora fra quella contro il Liverpool in Champions nel 2005 e quella di Euro 2000: Forse quella contro la Francia, anche perché fino a quel momento non avevo vinto niente". Il più forte attaccante affrontato: "Ronaldo, un vero prodigio". I centrali difensivi sono scesi di livello: "In quest'epoca preferiscono ai difensori come giocare la palla piuttosto che essere un vero difensore. E' un bene da un lato, ma dall'altro si dimentica come si marca l'avversario".

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