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ESCLUSIVA – Ledesma: “La Lazio mi è rimasta nel cuore, ecco perchè me ne sono andato. Felipe si confermerà, con Cataldi non tiriamo troppo la corda”

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Cristian Ledesma ha la Lazio nel cuore, ma ora il presente si chiama Santos

redazionecittaceleste

ROMA – Ai microfoni di CITTACELESTE FM, in onda su Elle Radio 88,100 dal lunedì al venerdì dalle 17,30 alle 19,30 e su CITTACELESTE TV canale 669 dei digitale terrestre, è intervenuto Cristian Ledesma ora giocatore del Santos: “Da una settimana ho cominciato a lavorare con il gruppo, se tutto va bene domenica sarà la prima convocazione con il Santos. Nel mio caso l'importante è giocare, rimanere in un posto tanto per restare alla mia età non me la sentivo, per me questa è una grande opportunità, è una società storica. E' una grande possibilità per me. La Lazio? Da quando sono andato via, mi manca, ma ci dovrò fare l'abitudine, non devo pensare più al passato, adesso il mio presente è questo. Il ricordo uno lo prende quando vuole, il mio cuore e la mia anima tiferanno sempre Lazio. Felipe Anderson? Sono contento per come si è imposto nell'ultima partita, non ci sono dubbi su di lui. E' un ragazzo giovane che si confermerà quest'anno. E' arrivato il primo anno con mille difficoltà, era infortunato,non aveva fatto la preparazione e doveva capire il calcio europeo. Cataldi ha ancora tanta strada da fare, non deve avere troppe responsabilità addosso, le aspettative possono essere quelle. Con lui non bisogna tirare troppo la corda, ha bisogno di tempo per confermarsi. Sono andato via dalla Lazio perchè non c'erano più le condizioni per rimanere, io volevo giocare, ho 33 anni e avevo poco spazio. Io sono un uomo di campo. Tradimenti? Nessuno mi ha tradito, se c'è qualcuno che mi ha tradito rimarrà nella coscienza a lui, non do colpa a nessuno. Può succedere di non essere considerato da un dirigente o da un allenatore. Tare? Io accetto la realtà con dei valori che mi ha insegnato mio padre. Il destino ha voluto che dopo 9 anni, la storia finisse qui. Fascia di capitano? Sono scelte dell'allenatore e della società, non so, perchè non stando più dentro, non so cosa sia accaduto. Sono diventato capitano, perchè mi aveva eletto il gruppo. C'era Rocchi che mi aveva scelto come vice. Ad oggi non so cosa sia successo e non posso parlare. Il ricordo più bello con la Lazio? Grazie a Dio sono stati diversi. Il primo gol al derby, la prima coppa Italia, la prima partita di Champions contro il Real in casa, la vittoria in finale di Coppa Italia contro la Roma. Io padre? Questo è un momento difficile, la scuola è appena iniziata in un Paese diverso, anche i miei figli si devono adattare. L'importante è essere il miglior padre del Mondo per i propri figli, così mi ha insegnato mio padre. La piccola Giorgia? Adesso abbiamo fatto un grande passo tutti insieme, è in America e vive a 15 minuti dall'ospedale. E' stata inserita in lista di attesa. E' un'operazione che dura 35 ore. Sta vivendo la sua vita là, ha imparato subito l'inglese. Siamo contenti che grazie anche a voi, siamo riusciti a portarla in America. Sono quasi sei mesi che è lì, la seguiamo sempre da vicino, per leii è iniziata una nuova vita”.

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