archivio2015

UN DESTINO INTRICATO – Biglia, la Lazio e un agente che spinge per la partenza. I capitolini vogliono trattenere l’argentino ma…

UN DESTINO INTRICATO – Biglia, la Lazio e un agente che spinge per la partenza. I capitolini vogliono trattenere l’argentino ma… - immagine 1
ROMA - Tanta negatività intorno alla permanenza di Biglia. Il Corriere dello Sport, nell'edizione odierna, ha voluto rilanciare con un focus dal titolo 'Perchè può restare'. Ecco spiegati i motivi, con il quotidiano che punta...

redazionecittaceleste

ROMA - Tanta negatività intorno alla permanenza di Biglia. Il Corriere dello Sport, nell'edizione odierna, ha voluto rilanciare con un focus dal titolo 'Perchè può restare'. Ecco spiegati i motivi, con il quotidiano che punta decisamente il dito contro l'agente del calciatore: 'Keita ha chiesto la cessione, Biglia ha lanciato ombre. E’ in arrivo anche il manager dell’argentino, è atteso a Roma in settimana, si chiama Enzo Montepaone. Gli incontri con i procuratori saranno decisivi. Sono due casi differenti. Biglia può restare a Roma, lo fanno pensare alcuni buoni motivi. 1) La richiesta di Lotito è altissima, valuta il regista 50 milioni di euro, è una cifra stellare. Chi può sborsare così tanti soldi? Il Real Madrid e pochi altri club al mondo, è questa la risposta. Biglia però ha 29 anni, la valutazione è ritenuta esagerata da tutti, è una mossa deterrente. 2) Lotito per l’argentino ha pronto un contratto sino al 2020, da più di 2 milioni di euro, mica male. E’ in linea con quello riservato a Klose. Il contratto non è pronto da ieri, è pronto da giugno. Biglia ha meritato l’adeguamento, s’è consacrato in Italia, ha conquistato il posto da titolare nell’Argentina, è stato finalista ai Mondiali e in Coppa America, è diventato capitano della Lazio, è ai massimi livelli. Lotito riconosce il suo valore, non ha mai messo in dubbio il rinnovo, lo impongono il buonsenso e le leggi di mercato. 3) Con Pioli ha un buon rapporto, si sono sentiti telefonicamente dopo la finale di Coppa America. Biglia non ha confessato al tecnico il desiderio di lasciare la Lazio. Pioli gli ha confermato tutta la sua stima: è il perno della squadra, il riferimento principale non a caso gli ha consegnato la fascia di capitano. Sono almeno tre i motivi che giocano a favore dei biancocelesti e non sono banali. La Lazio è certa: Biglia non partirà. E’ il manager dell’argentino a spingere per la cessione per motivi economici, il trasferimento del suo assistito può valere soldoni.   

 

Biglia a Roma sta bene - riprende il Corriere dello Sport-, l’ha sempre detto. Sente l’affetto dei tifosi, lo considerano un leader. Ha atteso la chiamata della Lazio per tanto tempo, è riuscito ad ottenerla nell’estate 2013. Lo volevano in tanti, nessuno decise di puntare effettivamente su di lui. La Lazio gli ha permesso di mettersi in luce in serie A, di strappare la chiamata dell’Argentina, di scalare le gerarchie, di imporsi, di giocare il suo primo Mondiale. Ogni cittì della Nazionale sudamericana spingeva Biglia a lasciare il Belgio per mettersi in mostra in un campionato di grande livello. L’Anderlecht non bastava, i successi ottenuti con la maglia del club belga non gli avevano permesso di trovare spazio con la casacca del suo Paese. E’ giusto, Biglia ha ambizione, vuole giocare in Champions. La qualificazione alla fase a gironi potrebbe spingerlo ancora di più a restare. Nella Lazio non è uno dei tanti, è un top player. La società farà il possibile per trattenerlo. Ogni sforzo è necessario, un club che vuole gravitare nelle zone alte d’Italia e d’Europa non può perdere i pezzi pregiati per strada, di anno in anno. Servono segnali forti, la permanenza di Biglia lo sarebbe. La Lazio deve proiettarsi in avanti, non può fare retromarcia, è accaduto spesso in passato. Più big restano, più crescono le possibilità di vittoria. E’ la sfida da vincere, la missione da compiere, la forza da dimostrare - conclude il Corriere dello Sport -.'