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ZOOM / Lotito, l’indagato e la campagne elettorali

Salomone
Fra un mese, il 22 dicembre, si vota per la Lega Pro e Lotito è nemico giurato di Gabriele Gravina, non ben visto dalle parti di Via Allegri anche perché amico di lunga data di Giancarlo Abete.

redazionecittaceleste

ROMA - Indagato dalla Procura della Repubblica di Napoli per la famosa telefonata a Iodice, rivelata da "Repubblica": ipotesi di reato, tentata estorsione. Indagato dalla Procura della Repubblica di Milano nell'ambito dell'inchiesta sui diritti tv: ipotesi di reato "ostacolo all'autorità di vigilanza " (Covisoc), "turbativa d'asta" e "turbata libertà nel procedimento di scelta di contraente". Il plurindagato - osserva Repubblica.it - è Claudio Lotito, presidente della Lazio, patron della Salernitana, consigliere federale e tante altre cose. Nelle ultime intercettazioni (di Milano) parla del Bari come se fosse una sua società, e questo stupisce perché in B ha già la Salernitana. L'inchiesta giudiziaria, che è stata svelata da "Republica", va avanti spedita: a rischiare anche Preziosi (Genoa), Paparesta (Bari), oltre naturalmente a Bogarelli, gran capo (in disgrazia) di Infront. Coinvolto nelle intercettazioni anche Andrea Abodi, ma non indagato. Su questa vicenda, che potrebbe avere risvolti molto seri, c'è da registrare l'assordante silenzio di Stefano Palazzi: va bene che ha capito che il suo tempo sta per scadere in Figc (ma dovrebbe concludere il mandato a giugno 2016 prima di essere sostituito dall'ex prefetto Pecoraro) ma il procuratore federale, a volte così solerte, non si è ancora mosso. Legge, come altri, i giornali, e le intercettazioni. La situazione è seria: se è vero quello che sta emergendo, la giustizia sportiva ha il diritto-dovere di intervenire perché, e questo Palazzi lo sa benissimo, esiste il doping amministrativo e chi bara magari per iscriversi al campionato rischia penalizzazioni in classifica. Ma Palazzi tace (e legge). Lotito invece, nonostante sia superindagato, si agita molto: ieri era presente anche a Firenze, all'assemblea della Lega Pro. Rappresentava la Salernitana, che sino allo scorso anno faceva parte dell'ex serie C. A fine riunione, col bilancio approvato, Lotito si è riunito con un paio di presidenti-amici (Sud Tirol, Spal, Feralpisalò, eccetera). Fra un mese, il 22 dicembre, si vota per la Lega Pro e Lotito è nemico giurato di Gabriele Gravina, non ben visto dalle parti di Via Allegri anche perché amico di lunga data di Giancarlo Abete. Per questo il plenipotenziario Lotito sta portando avanti la campagna elettorale per Lello Pagnozzi. C'è un mese di tempo e nel mondo dell'ex serie C in tanti, si sa, fanno in fretta a cambiare idea.

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