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ESCLUSIVA – Melli: Sosta provvidenziale per valorizzare meglio le risorse

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ROMA - Meno male che arriva la sosta del campionato. Servirà per migliorare la condizione psicofisica della Lazio, per chiarire gli ultimi o penultimi equivoci tattici e (ci auguriamo) per convincere Stefano Pioli che ha sbagliato...

redazionecittaceleste

ROMA - Meno male che arriva la sosta del campionato. Servirà per migliorare la condizione psicofisica della Lazio, per chiarire gli ultimi o penultimi equivoci tattici e (ci auguriamo) per convincere Stefano Pioli che ha sbagliato parecchio ad accantonare Keita, cioè l'elemento di maggior talento in dote nel suo organico. Keita non merita questo trattamento e non c'entra scaricare le colpe sul suo procuratore, un po come si fece quando cominciò lo stillicidio intorno a Zarate, campione di un anno, via via disintegrato dai pettegolezzi dell'ambiente e dall'incapacità di proteggerlo da parte della società biancoceleste. Ma a guardar bene gli errori di Pioli sono anche altri, al punto che noi siamo tra quelli che aspettano a dare un giudizio positivo sul suo operato anche se la Lazio in qualche modo ha comunque accumulato nove punti in classifica. E' colpa di Pioli se contro il Sassuolo la partita è rimasta in sospeso fino all'ultimo, con il rischio addirittura di pareggiarla tre a tre se non ci avesse pensato Marchetti con una reattività dei tempi andati.

 

Pioli si è complicato la vita come non capita nemmeno nei campionati oratoriali o fra gli amatori che vanno la domenica mattina a divertirsi un po. E' rimasto in campo dopo l'intervallo un giocatore già ammonito e che si abbandona troppo spesso a scorrettezze dannose. E meno male che il Sassuolo grazie a Peluso, ugualmente espulso poco dopo, ha ricambiato la cortesia perchè altrimenti chissà come sarebbe andata. Pioli deve capire quali sono i giocatori affidabili per poter ricominciare da Fiorentina - Lazio nel migliore dei modi. Facile consigliargli, anche se sicuramente ci avrà già pensato, lo spostamento del rientrante Radu fra i centrli difensivi allo scopo di rendere meno perforabile una difesa che contro il Sassuolo presentava giusto un titolare non ancora capace di recuperare la caratura che la fece entrare nella top 11 dei mondiali. Alludiamo, ovviamente, a De Vrji mentre applaudiamo senza riserve alla conferma di Djordjevic, ormai avviato ad oscurare definitivamente Klose soprattutto dopo aver visto negli ultimi minuti della partita di ieri quello che si è mangiato il glorioso tedesco, ormai presentabile a dispetto di tutti gli onori accumulati con la sua nazionale. Va bene quello che finisce bene e visto questo campionato del "ciapa no" per quanto riguarda le squadre che dovrebbero lottare per il terzo posto, è auspicabile che la Lazio riesca a valorizzare meglio e al più presto le proprie potenzialità contro Sampdoria e Udinese, provvisorie rivelazioni, che non dovrebbero resistere fino in fondo. Il terzo o il quarto posto sono lì ad aspettare il padrone. E noi confidiamo che possa essere il gruppo di Claudio Lotito. Cittaceleste.it