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Impareggiabile Edy, fa una promessa a tutto l’ambiente: «Ci prenderemo soddisfazioni»

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UDINE – Gode la Lazio. Vola con Reja, 68 anni e l’entusiasmo di un ragazzino. Tre vittorie in quattro partite, sette punti in tre giornate, primo colpo esterno in campionato e la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Il generale...

redazionecittaceleste

UDINE – Gode la Lazio. Vola con Reja, 68 anni e l’entusiasmo di un ragazzino. Tre vittorie in quattro partite, sette punti in tre giornate, primo colpo esterno in campionato e la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Il generale friulano ha risollevato la Lazio. Ha rischiato con la difesa a tre, ma se la stava giocando. E ha trovato i gol con l’ingresso di Hernanes, in inferiorità numerica per l’espulsione di Onazi. Una rimonta pazzesca, quasi d’altri tempi. Un gruppo rinato e tornato irriducibile, come nelle stagioni in cui era arrivato a un soffio dalla Champions. Ha qualcosa di magico zio Edy, non solo la competenza e la saggezza del vecchio uomo di calcio. Ha rotto l’incantesimo che durava da 256 giorni. «Era ora di vincere in trasferta, l’avevo detto ai ragazzi prima della partita. Dopo il vantaggio dell’Udinese non pensavo di riuscirci, invece è andata bene. Abbiamo profuso tante energie e poi ci ha pensato Hernanes. Conosco questo Profeta, dal limite dell’area castiga con il tiro» ha raccontato il tecnico di Gorizia, che non si è pentito della scelta iniziale di formazione. «Nelle ripartenze dell’Udinese non eravamo posizionati bene con Cavanda e Lulic, ma sul piano del fraseggio la squadra mi è piaciuta. Il movimento di Candreva e Floccari tra le linee ha creato gioco, ho contato tre o quattro opportunità per segnare nel primo tempo, ma sotto porta è mancata cattiveria. Non esisteva un equilibrio corretto nella fase difensiva, servono visione e tempi giusti per scalare le marcature, abbiamo rischiato di prendere il secondo gol. Ma con i tre dietro questa squadra può giocare. Il sistema è stato interpretato bene nella proposta offensiva. E’ un esperimento da ripetere» .

 

LEADER – Sarebbe opportuno qualche rinforzo. Forse un terzino, non solo un attaccante. Reja ha incalzato la società. «Con Lotito ho parlato, qualcosa bisognerà fare in difesa e in attacco. Certe trattative sembrano andare in porto, poi ti scappano all’ultimo minuto, mi auguro che quest’anno non succeda come in passato. Bisogna fare prima. Ci sono tante partite importanti, vorrei un organico non dico completo, ma con qualche soluzione in più. Altrimenti è difficile» . Lo ha colpito l’atteggiamento da leader del Profeta. «Hernanes sapeva di non giocare. Gli devo fare i complimenti. Quando ho chiuso la riunione tecnica era seduto in prima fila. Ho dato la carica alla squadra. Lui si è alzato e ha stretto i pugni, trasmettendo un’ulteriore carica ai compagni, nonostante non giocasse. Ha motivato tutti, è stata un’esperienza straordinaria. Gli ho dato la mano. Vuole essere importante, ha dimostrato il suo attaccamento alla maglia e l’affetto che possiede nei confronti della Lazio. S’incavola se lo tira fuori, in passato spesso lo sostituivo, è un generoso, ma anche tirarlo fuori può aiutarlo a respirare. E’ un ragazzo molto corretto» . S’è arrabbiato con Onazi. «Ha commesso una leggerezza, non tanto per il fallo, ma per il modo in cui ha perso la palla. Se lo giocava prima, senza fare due tocchi, non veniva fuori l’espulsione. Deve stare più attento, è giovane e inesperto, non possiamo finire in dieci una partita come questa» .

 

RILANCIO – S’è imposto nella sua terra. «Una vittoria a casa mia, ho simpatia per l’Udinese, ma qui abbiamo perso la Champions per due anni di fila. Mi sono vendicato. Ci voleva, per il momento e per la classifica. La vittoria ci rilancia. Mi dispiace solo per gli infortuni, con la Juve avrei voluto giocarmela in modo diverso» . Edy s’è infuriato quando ha visto i suoi non esultare dopo il 2-2 per l’autorete di Lazzari. «Ma che roba è? Mancava una decina di minuti, forse non sapevano chi avesse segnato, ho chiesto se avessero annullato il gol, ci vuole più entusiasmo» . E’ ancora troppo presto per controllare la classifica. «Quando sono arrivato, guardavo dietro… Ora abbiamo la Juve, il Napoli in Coppa Italia, poi il Chievo. Se recupero tutti quanti, il gruppo ha valori importanti e ci prenderemo qualche soddisfazione» . Il finale è stato entusiasmante. «Hernanes ci ha dato qualcosa, il calcio è strano, in inferiorità abbiamo raddoppiato le energie. Ho visto meno preoccupazione e più sicurezza, lo spirito giusto, ci siamo sbloccati. E’ un passo in avanti, sono soddisfatto. Con l’Inter mi ero messo le mani nei capelli, con il Bologna era una prova da cancellare, qui per 90 minuti ci siamo stati, era viva la Lazio. Anche se non fosse arrivata la vittoria, sarei stato contento lo stesso» . Impareggiabile Edy… (Corriere dello Sport)

 

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