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Klose, gol per Reja e Loew: Miro segna anche per ritrovare la sua Germania

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BERLINO – La sua girata di destro alle spalle di Handanovic che ha celebrato il ritorno di Edy Reja, condannato Mazzarri alla seconda sconfitta nelle ultime tre partite e portato un pò di pace nella Lazio, è lo squillo per...

redazionecittaceleste

BERLINO – La sua girata di destro alle spalle di Handanovic che ha celebrato il ritorno di Edy Reja, condannato Mazzarri alla seconda sconfitta nelle ultime tre partite e portato un pò di pace nella Lazio, è lo squillo per l’inizio del conto alla rovescia verso il suo quarto campionato del mondo : Miroslav Klose non vuole assolutamente perdere l’appuntamento con la Germania che il 16 giugno esordirà a Salvador nel Mondiale brasiliano duellando col Portogallo di Cristiano Ronaldo. Contro l’Inter si è assistito al «risveglio del dinosauro», per dirla con l’ironia affettuosa dei suoi ammiratori in patria. Klose ha promesso a Joachim Loew che, nel proprio caso, l’anagrafe dei suoi prossimi 36 anni (da festeggiare, secondo calendario, il 9 giugno in Brasile) sarà tutt’altro che una zavorra per la Nazionale tedesca. Potrà essere invece una montagna di fosforo accumulato in una gloriosa carriera. E’ stato a novembre, quando la lussazione della spalla rimediata contro il Parma gli ha impedito di indossare la maglia bianca contro l’Italia e contro l’Inghilterra.

 

CHIAMATA – Miro comunque ha risposto alla chiamata del suo commissario tecnico ed è stato tra i primi a presentarsi al raduno a Monaco di Baviera. Le immancabili malelingue, come ha riportato la stampa tedesca, hanno messo in risalto la sua partecipazione nel capoluogo bavarese alla registrazione dei nuovi spot pubblicitari dei grandi sponsor della Federcalcio. Ma lui, anche nell’interesse della Lazio, c’era andato anzitutto per farsi visitare dal «mago» Muller-Wohlfarth, il suo medico di fiducia conosciuto durante la militanza nel Bayern. Loew glielo aveva detto, prima a quattr’occhi e poi anche in pubblico parlando con i giornalisti: i meriti acquisiti nel passato non sono sufficienti per guadagnarsi la convocazione al Mondiale. Questo vale per Klose come vale per tutti gli altri moschettieri eccellenti reduci da malanni fisici. Vale anche per lo sfortunato viola Mario Gomez come per Bastian Schweinsteiger ancora fermo dopo una complicata operazione alla caviglia che minacciava di ossificarsi. E vale naturalmente per Semi Khedira, uscito in barella due mesi fa dal prato di San Siro dopo un intervento scomposto su Pirlo. Il ct Loew nell’occasione aveva lanciato un ultimatum: «Gennaio per me è il mese limite: se un giocatore riparte bene dopo la sosta di fine d’anno e poi gioca tutte le partite fino al termine della stagione, allora posso ritenere che arriverà in buona forma al nostro raduno» . Per inciso, la preparazione delle «Loew-Truppen» inizierà in Alto Adige, dalle parti di Merano. La Nazionale, ma non solo, perché dopo Klose vuole restare in campo. Dove? Ha detto che gli piace l’Inghilterra e non gli mancano offerte dagli Stati Uniti, per non parlare della Lazio. In Brasile, Klose intende solo concludere il sodalizio con la Germania, possibilmente aumentando il suo bottino di cannoniere per diventare l’unico re del gol nell’albo d’oro della Nazionale, una corona attualmente condivisa con Gerd Muller a quota 68 reti. (Corriere dello Sport)

 

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