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INFERMERIA – Out almeno sino al derby il miglior Under 21 in Italia e il top biancoceleste: 5 gol della Lazio passano da Keita

INFERMERIA – Out almeno sino al derby il miglior Under 21 in Italia e il top biancoceleste: 5 gol della Lazio passano da Keita - immagine 1
Guarigione rapida anche per Djordjevic, ma dovrà aspettare un po’. Oggi era ancora claudicante in Paideia, Filip punta l’Atalanta, ma potrebbe farcela più facilmente col Milan il primo novembre. Ultimo dei 5 in clinica all’ora di pranzo,...

redazionecittaceleste

ROMA - Lasciate ogni speranza a lui che entra nell’ultima mezz’ora? Macché, nemmeno a Keita ci si può più aggrappare. Sarebbe stato senz’altro titolare dopodomani in Europa, invece domenica pomeriggio il crack al crociato a Reggio Emilia. Piove davvero sul bagnato. Keita ancora con le stampelle in Paideia. Nuova visita dal dottor Lovati stamattina, vecchio responso del giorno prima: distrazione del collaterale. L’entourage del giocatore è convinto che il Balde giovane possa bruciare le tappe in due settimane e rientrare per la sfida di ritorno col Rosernborg o nel derby. Ma resta alta la possibilità che lo spagnolo possa farcela solo dopo la sosta (il 22 novembre col Palermo) e saltare dunque ben 6 partite, derby compreso. Un guaio serio per Pioli, che aveva finalmente trovato il suo “spaccapartite”. Forse in pochi se n’erano accorti, ma finora - entrando spesso dalla panchina - Keita è stato il biancoceleste più devastante. Ha contribuito a ben 5 gol della Lazio, nessuno meglio di lui. Alle sue spalle Felipe (4 azioni da rete), più dietro Candreva e chiunque altro. Fra gli Under 21 l’ex Barcellona quest’anno è stato addirittura il primo in Italia per dribbling e tiri in porta, fra i primi 10 in tutta Europa. S’era strameritato un posto dall’inizio in Coppa, ora la iella gli “spezza” la corsa. Scivolone sul corner del Mapei stadium, piede incastrato sul terreno, rotazione innaturale del ginocchio. E’ l’undicesimo giocatore in infermeria in due mesi.

BIGLIA AFFERRA IL TORO -  Per la seconda volta ko in quest’avvio, corre invece troppo Biglia. Ancora un’accelerata ieri al Fersini per provare a rientrare già col Rosenborg: «O al massimo col Torino», aveva promesso Lucas il giorno in cui gli esami avevano accertato la lesione del pettineo nella sfida dell’Argentina contro l’Ecuador. E in effetti c’è una risposta positiva dagli ultimi accertamenti odierni alla sua voglia di rientrare in un flash: non verrà rischiato dopodomani, ma domenica potrà tornare in regia per ovviare all’emergenza a centrocampo, anche dopo la squalifica di Cataldi. Si pensava che Biglia potesse farcela solo contro il Milan, invece ecco l’ennesimo recupero lampo. Occhio però a forzare, perché Lucas - per quanto indispensabile per Pioli - è già caduto e ricaduto 6 volte in poco più d’un anno. Il problema? La Lazio, senza lui, non sa più vincere.

PAROLO AL DERBY - Guarigione rapida anche per Djordjevic, ma dovrà aspettare un po’. Oggi era ancora claudicante in Paideia, Filip punta l’Atalanta, ma potrebbe farcela più facilmente col Milan il primo novembre. Dopo Frosinone, alle prese con uno stiramento fra il primo e il secondo grado, era addirittura a rischio derby. Ha comunque accorciato i tempi. Ultimo dei 5 in clinica all’ora di pranzo, Parolo. Probabilmente la prossima settimana inizierà a lavorare sul campo. Marco spera nella sfida di ritorno col Rosenberg, ma sopratutto d’esserci nel derby. L’obiettivo principe è l’8 novembre.

DE VRIJ E IL GINOCCHIO IN BARCA - E’ invece alla ricerca della cartilagine perduta, de Vrij, in giro per l’Europa. Sa perfettamente che la terapia conservativa difficilmente gli restituirà con continuità il campo. Ormai s’è rassegnato ad andare sotto i ferri, salvo un miracolo. Ci vorranno una-due infiltrazioni per testare eventuali miglioramenti, ma Stefan si sta preparando al “peggio”. Nel week-end il viaggio al Centro di Medicina dello sport di Anversa, ieri a Barcellona dal professor Cugat, che ha già messo le mani su Vidal e Iniesta. Stasera Stefan a Formello farà il punto con la Lazio, deciderà dove e quando operarsi. Mancherà poi 3-4 mesi minimo, bisognerà aspettarlo sino a febbraio. Il problema? Per coprire il buco della cartilagine c’è già una voragine di 13 gol subiti in difesa.

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