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Mercato Lazio, Reguilon è più di un’idea: Lotito ci pensa davvero

Sergio Reguilon
Il patron biancoceleste sembra intenzionato a fare almeno un tentativo concreto per il terzino spagnolo: vuole accontentare Maurizio Sarri

redazionecittaceleste

Pare che ci voglia provare davvero, Claudio Lotito. Nonostante le voci delle scorse settimane su un mercato chiuso, il patron biancoceleste sempre pronto a mettere la ciliegina sulla torta di una campagna estiva da volti molti alti. Sarri vuole un terzino sinistro di piede mancino, il patron biancoceleste sembra pronto ad accontentarlo. C’è sempre Emerson Palmieri in cima alla lista dei desideri, ma l’italo-brasiliano è vicinissimo - da giorni - al West Ham, che però non ha ancora rilasciato nessun comunicato. L’altro nome, spuntato quasi a sorpresa, è quello di Reguilon. È fuori dai piani di Conte al Tottenham, può partire in prestito con diritto di riscatto fisato a 20 milioni. La Lazio tenta lo sconto, ma il problema è un altro.

Claudio Lotito

Serve infatti che gli Spurs accettino di coprire una parte importante dello stipendio dello spagnolo, che a Londra guadagna 3,6 milioni di euro a stagione. La Lazio, al massimo, può arrivare alla metà. Lotito spera di chiudere un affare simile a quello che ha portato Ndombele al Napoli. Sarri intanto ha dato l’ok a Reguilon, ha fortemente bisogno di un terzino sinistro di piede mancino. Lotito non aveva chiuso del tutto dopo la vittoria con il Bologna, ma aveva legato la possibilità alle uscite di uno tra Hysaj e Fares. Il Valencia aveva sondato il primo ma non ha mai affondato, il secondo è reduce da un grave infortunio e non è ancora pronto per scendere in campo.

Per questo Lotito sta pensando seriamente di prendere a prescindere Reguilon. E non sono di natura economica ma tecnica i dubbi. Le fasce sono affollate ma Sarri non ha dubbi: meglio avere un terzino sinistro di piede mancino e rischiare qualche piccolo problema di gestione. Anche perché il mister sa che non ci saranno problemi: si giocherà tanto, ma soprattutto spesso. Le rotazioni saranno non solo prevedibili ma addirittura decisive. Per questo il tecnico insiste: al patron biancoceleste il compito di rispondere o, quanto meno, di provarci concretamente.