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Conferenza Immobile-Diaconale

Conferenza Immobile-Diaconale

redazionecittaceleste

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NON C'E' BISOGNO DI PREMERE F5, IL LIVE DI AGGIORNERA' DA SOLO

PARLA DIACONALE - Ringrazio il presidente per la fiducia e per la manifestazione di stima che ha avuto nei miei confronti. E lo ringrazio anche per l'occasione che mi dà. Quella di occuparmi - da tifoso quale sono - della società che seguo sin da bambino. Chi mi conosce sa che io sono una persona di principi e di dialogo. Credo in alcuni valori. Credo che si possa parlare con tutti. Senza pregiudiziali nei confronti di nessuno. Ma pretendendo la stessa lealtà e rispetto che io dò agli altri. Dobbiamo creare un nuovo clima intorno alla squadra e se il presidente me lo consente anche intorno alla sua immagine. Perchè Lotito è un presidente che non è Malese, Cinese. E che sta qui. E che negli ultimi 12 anni ha fatto la storia di questa società. Serve una nuova stagione. Ho letto una dichiarazione di uno dei capi della Nord che annuncia il ritorno allo stadio. E questo mi ha fatto piacere. Perchè senza stadio, non c'è senso della comunità fra i tifosi. Se io posso contribuire a riportare tutto questo ne sarò davvero felice. Lotito sta costruendo una squadra importante. Peruzzi, ad esempio sarà utilissimo in questo contesto. E io, cercherò di fare il possibile per quanto mi riguarda. La Lazialità? E' una storia. Una tradizione. Sentimenti. Emozioni. Per me la Lazialità è aver assistito a Padova-Lazio a 11 anni e aver visto l'unico ragazzino Laziale, ad un gol di Selmonson, impazzire. Quel ragazzino ero io. La Lazialità è ricordarsi come era andare allo stadio con papà. Noi dobbiamo smontare certi pregiudizi che ci sono nei confronti della Lazio. Ed è nostro compito farlo anche per rispetto dei tifosi. Io non mi permetterò mai di imporre o di dire a Lotito quello che deve fare. Però cercherò di suggerirgli una maggiore comprensione. Questo sì. Lui è vulcanico, ma anche intelligente. Lui - Lotito - mi ha chiamato il 25 Luglio. Ero durante il consiglio dei amministrazione della Rai. Mi ha detto: "Ma tu lo faresti...". E poi, eccoci qui. 

PARLA LOTITO - Come ho già detto è in atto nella Lazio una ristrutturazione del club. Atto alla crescita del club. La presenza di Diaconale qui è la dimostrazione della ricerca della qualità massima. Questo, senza dimenticare quello che è stato fatto. Perchè questa società quando sono arrivato non aveva nulla. Radio, tv, giornale. Questo esiste grazie alla società ma anche a Stefano De Martino. Ma quando una società cresce, c'è bisogno di nuove personalità. La Lazio ha costruito qualcosa di importante a livello societario che a livello comunicativo non è mai stato riconosciuto. Per questo, ho ritenuto di avvalermi di una autorità autorevole e riconosciuta come Diaconale. Voglio creare una stagione nuova. Con un personaggio che possa svelenire l'ambiente. Che possa riconoscere i meriti e se serve anche gli errori. Una stagione nuova basata sul diagolo e all'insegna dell'autorevolezza. De Martino continuerà con radio, tv e giornale. Diaconale sarà responsabile della comunicazione. Editoriale. E rappresentante e portavoce della società. Lo scopo è quello di riportare la normalità. Il comunicato della Nord? I risultati si raggiungono con l'apporto di tutti. E la tifoseria ne fa parte. Con l'unione di intenti si possono raggiungere certi risultati. Chiedete a Peruzzi. Lui mi ha detto - girando per Formello: "Presidè, qui ha rifatto tutto. Quando c'ero io c'era il problema dell'acqua calda". Io voglio essere considerato per quello che faccio. In Italia tutto questo mi viene riconosiuto. Solo qui sono dipinto come un delinquente. Noi non siamo stati in grado di vendere quello che abbiamo fatto. Questo è vero. Noi siamo quelli che eravamo nel 1900. E questo nessuno lo ricorda. Altri club sono nati da fallimenti. Noi siamo quelli di allora e per mantenere questa autonomia abbiamo fatto degli sforzi sovraumani. 

CONFERENZA DIACONALE - Conferenza non ancora iniziata.

CONFERENZA IMMOBILE TERMINATA

IMMOBILECosa mi ha spinto ad essere qui? La storia e la maglia. Io erede di Klose? E' una grande responsabilità. Spero di fare meglio di quando mi avevano etichettato come erede di altri, come Bacca (sorride ndr). Il derby? Sì, me ne hanno parlato. Ma lo conosco già. Sicuramente sarà un match speciale. Questa per me è una stagione di rilancio. E spero che lo sia sia per me che per la Lazio. Essere a 26 anni qui è la cosa più giusta. E' l'età in cui un attaccante può esprimersi al meglio. Ho conosciuto i compagni: possiamo fare davvero bene. Anche con l'aiuto della società e di Peruzzi, che è sempre vicino a noi. La maglia numero 17? Ho voluto tornare alle origini, a Pescara l'avevo e ho fatto bene. Quanti gol prometto? I gol non si promettono mai. Quello che prometto è che metterò in questa esperienza tutto me stesso. Sperando di fare più reti possibili. A quale attaccante della Lazio somiglio? Non voglio paragonarmi con nessun giocatore che qui ha fatto la storia. Magari ne riparliamo fra 2-3 anni. Keita ha detto che la Lazio è un punto di partenza? No. La Lazio è un punto di arrivo. E la Lazio è una società che deve ambire - negli anni - ad arrivare alta in classifica, a qualificarsi in Champions

TARE SU IMMOBILE - "Siamo qui a presentare il secondo acquisto di questa stagione. Immobile: un calciatore di grandissime qualità con una esperienza importante a livello Nazionale e Internazionale. Ha tutti i requisiti per giocare qui. Sperando che possa aiutarci a vincere qualcosa, insieme".

- Conferenza non ancora iniziata

A partire dalle ore 11.30 Cittaceleste.it seguirà in diretta le due conferenze stampa di presentazione che andranno in scena presso il Centro Sportivo di Formello. Da quella del nuovo responsabile della comunicazione biancoceleste Arturo Diaconale a quella di Ciro Immobile.