ROMA - In difficoltà, la Lazio si esalta. E cercherà di ripetersi stasera nell’affascinante palcoscenico della Champions. Dopo Bruges e Torino, Inzaghi cerca una nuova impresa, stavolta in casa dello Zenit. Una vittoria lancerebbe i biancocelesti non solo in testa, ma anche verso gli ottavi, sfruttando lo scontro tra Borussia e Bruges. Le assenze legate al Covid sono pesanti, soprattutto quelle di Immobile, Leiva, Lazzari e per la terza gara consecutiva di Luis Alberto, ma il tecnico s’affida al gruppo e ai guizzi di Milinkovic e Pereira. Proprio quest’ultimo è chiamato ad una prestazione d’autore, quanto meno a confermare le buone sensazioni date nella partita di campionato di domenica scorsa. Gol pregevole a parte, il brasiliano ha cominciato ad entrare negli ingranaggi, duettando spesso con Correa e il Sergente, mostrando qualità ma anche intelligenza nel partecipare alla fase di rientro e in quella difensiva. Deve ancora imparare a conoscere i tempi di gioco e i movimenti dei compagni, ma la strada intrapresa sembra essere buona e giusta. Rispetto a Torino, non giocherà mezzala, ma partirà dietro a Muriq. Un po’ trequartista, un po’ seconda punta. Il bomber kosovaro dovrebbe prendere il posto non solo di Immobile, ma anche di Caicedo, per i tifosi ormai l’Uomo del destino. Una scelta particolare quella di Inzaghi, ma evidentemente non si fida dei russi e cerca di avere una Lazio che abbia un preciso punto di riferimento lì davanti, in modo da sfruttare al meglio gli inserimenti dello stesso Pereira e dei centrocampisti.
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Champions, in Russia la Lazio s’aggrappa a Milinkovic e Pereira
Inzaghi si trova di nuovo in emergenza e spera di spuntarla ancora
LA SCOSSA
In mezzo al campo l’onnipresente Parolo, con la conferma di Akpa-Apro come mezzala insieme a Milinkovic. “Siamo di nuovo in emergenza, ma sicuro che i miei ragazzi faranno ancora una volta un grande gara contro una squadra molto forte”, la carica di Inzaghi, un po’ provato per le difficoltà causate dal Covid, ma al tempo stesso sicuro che i giocatori saranno pronti a rispondere sul campo. “Io e i mie colleghi stiamo vivendo una situazione non facile – spiega il tecnico - e cerchiamo di arrangiarci. Mi spiace non ci siano giocatori importanti, ma anche altri come Radu e Lulic che questa Champions se la sono guadagnata, ma potrebbero rientrare nelle prossime”. Per lo Zenit la gara di questa sera rappresenta l’ultima chiamata per la qualificazione, ma Milinkovic non appare intimorito né dai russi, né dalle tante e gravi assenze: “Non abbiamo avuto tanto tempo per preparare la partita, ma li abbiamo studiati e possiamo batterli”. In difesa Luiz Felipe, Hoedt e Acerbi che proteggeranno Reiba. Rispetto a una settimana fa col Bruges, dove c’erano appena due cambi in panchina, stavolta ne saranno garantiti il doppio, visto che ci sono anche Patric, Armini, Cataldi e Caicedo. Un passo in più, anche se l’emergenza non spaventano Inzaghi. Anzi.
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