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Coronavirus, in Serie B niente stipendi fino al rientro in campo

Extra Lazio - Serie B, il programma

Se in Serie A è stato trovato un accordo diplomatico tra le squadre, in Serie B è tutta un'altra musica. Niente stipendi ai calciatori

redazionecittaceleste

ROMA - Ieri la Serie A ha ufficializzato, attraverso una nota comparsa sul proprio sito, che i giocatori professionistici si ridurranno lo stipendio per aiutare le proprie società in questo momento di crisi. Anche nel resto d'Europa i maggiori campionati stanno adottando delle simili soluzioni, il problema però sorge quando le squadre appartengono alle serie minori. In Italia se la Serie A piange, la B di certo non ride. Infatti anche la serie cadetta ha preso delle drastiche decisioni, ancor più drastiche dei colleghi di livello superiore. Attraverso un comunicato ufficiale comparso sul proprio portale, la Serie B ha annunciato che ai propri tesserati non verrà pagato affatto lo stipendio durante il periodo di inattività. Questa è una bella mazzata per i suoi giocatori, ma il pensiero va anche alle categorie ancora più in giù, come Serie C o D. Dove i giocatori sono al limite del professionismo. Il coronavirus rischia di cambiare il mondo, e di conseguenza anche quello del calcio. Un colpo simili potrebbe avere delle forti ripercussioni, ma d'altronde senza ricavi televisivi e problemi con gli sponsor per le partite che non vengono giocate, alla serie cadetta non restava altra scelta. La speranza è sempre quella che si possa tornare in campo il prima possibile.