ROMA - L'ex tecnico della Lazio, Delio Rossi, ha parlato del momento dei biancocelesti e di alcuni degli uomini di Simone Inzaghi, tra cui Correa, Leiva e Immobile. Queste le sue parole a Elle Radio: "La Lazio con lo stesso allenatore da tre anni poteva essere avvantaggiata, ma un giudizio più veritiero si potrà ricavare più o meno dopo la decima giornata"
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Delio Rossi: “Presto per dare giudizi sulla Lazio. Zarate-Correa? Il primo…”
L'ex tecnico della Lazio, Delio Rossi, ha parlato del momento dei biancocelesti e di alcuni degli uomini di Simone Inzaghi, tra cui Correa, Leiva e Immobile
Su Immobile: “La storia di un calciatore la fanno i numeri e quelli di Immobile sono sotto gli occhi di tutti. Dal punto di vista tecnico è altrettanto apprezzabile, si sacrifica per la squadra, sa essere attaccante moderno oltre che bomber di razza. Assomiglia forse un po’ a Rocchi, forse meno centravanti rispetto a lui. A me piace molto, forse non è un giocatore che ruba l’occhio perché sa fare tutto ma nulla in maniera speciale. Le caratteristiche le ha però tutte a ottimo livello, per questo fa tanti gol"
Sul paragone Correa-Zarate: “Non farei un paragone diretto tra Zarate e Correa, il primo era più attaccante, Correa eccelle anche nella fase di non possesso, cosa che non aveva Mauro che era però più freddo sotto porta e il famoso tiro a rientrare. Io ho avuto il primo Cavani a Palermo, giocando come seconda punta al fianco di Miccoli, arrivava cinque-sei volte davanti al portiere e sbagliava sistematicamente. Io mi preoccuperei se faticasse ad arrivare davanti alla porta, a livello realizzativo invece questi giocatori vanno aspettati, devono acquisire freddezza ma è un difetto di crescita"
Su Leiva: “Penso che Lucas Leiva sia un giocatore imprescindibile per la Lazio. Ha la capacità di leggere rapidamente situazioni e di fare raccordo tra la fase difensiva e la fase di costruzione, un giocatore che è deputato a dare l’equilibrio in campo. Per intelligenza e carisma la presenza di Leiva dentro il campo si sente fortemente. Poi è vero, c’è il discorso dell’età anagrafica che avanza e giocare 50 partite allo stesso livello non è pensabile. Io credo che un giocatore inizia a pagare l’avanzare dell’età quando si palesa un campanello d’allarme preciso: dà il 100% in allenamento e il 50% in partita, ed è un qualcosa che si verifica sempre all’improvviso, mai progressivamente. E’ importante dunque pensare a una sostituzione e soprattutto a un affiancamento per giocare sempre con un centrocampo con quelle caratteristiche che la presenza di Leiva consente di presentare in campo".
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