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ESCLUSIVA – Acquafresca: “Non dovevamo arrivare a questo punto. Campionato? Direi i play off”

Ai microfoni di Cittaceleste è intervenuto - in esclusiva - Robert Acquafresca, ex attaccante biancoeleste. Con lui abbiamo parlato di attualità e delle possibilità che si prospettano in caso di impossibilità di finire la stagione calcistica

redazionecittaceleste

ROMA - Ai microfoni di Cittaceleste è intervenuto - in esclusiva - Robert Acquafresca, ex attaccante biancoeleste. Con lui abbiamo parlato di attualità e delle possibilità che si prospettano in caso di impossibilità di finire la stagione calcistica.

"In Italia, in questo momento, si deve solo pensare alla salute pubblica. Si presupponeva che sarebbe arrivata a tutti. Solo chi non voleva vedere, forse, non lo sapeva. Non mi stupisce ci siano stati così tanti contagiati. Auguro una pronta guarigione a tutti i calciatori che in questo momento sono risultati positivi al tampone e a tutte le persone che in questo momento stanno vivendo questo incubo. 

Se il campionato non dovesse ripartire, qual è la cosa più giusta da fare?

"Qualsiasi decisione scontenterebbe qualcuno. Fino adesso la Juventus ha dimostrato di meritare scudetto perchè è prima. D'altro canto la Lazio sta facendo benissimo e l'Inter comunque era in corsa, peccato aver lasciato le cose a metà. Io sarei per play off e l'assegnazione dello scudetto. 

Oltre 45 mila denunce. Perchè le persone continuano a trasgredire?

"L'uomo è essenzialmente egoista, se la disgrazia non lo colpisce personalmente non gli dà peso. Non bisognava arrivare a questo. Dovevamo seguire molto prima le indicazioni del governo. Le immagine di ieri delle bare trasportate a Bergamo sono state sconcertante. Spero che possano far sensibilizzare la gente. L'80% della popolazione ha capito, il 10% non l’ha capito ancora. 

Come vivi questa quarantena? Come si spiega a dei bambini piccoli?

"Abbiamo due figli. Non è facile. Però abbiamo il giardino e i bambini si possono svagare. Al bambino di 8 anni ho tentato di spiegare, ma ovviamente non ha recepito la gravità della cosa. D'altronde, cosa si può dire a un bambino così piccolo?