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ESCLUSIVA – Calori: “Non mi stupirebbe se la Lazio vincesse lo scudetto. Mercato? E’ rischioso…”

Abbiamo avuto il piacere d'intervistare - in esclusiva - Alessandro Calori, rimasto nel cuore del popolo laziale

redazionecittaceleste

Di RAMONA MARCONI

ROMA - Dopo la sosta natalizia, la Lazio è pronta a ripartire. Il prossimo impegno la vedrà affrontare il Brescia, in una sfida delicata, che nasconde non poche insidie. Abbiamo avuto il piacere d'intervistare - in esclusiva - Alessandro Calori, rimasto nel cuore del popolo laziale. Nella stagione 1999-2000 fu l'uomo decisivo per l'assegnazione dello scudetto alla Lazio: segnò infatti, nell'ultima giornata di Serie A, il gol della vittoria del Perugia contro la Juventus per 1-0. Proprio con l'ex tecnico di Brescia e Trapani parliamo di un possibile scudetto biancoceleste e tanto altro...

"La migliore Lazio degli ultimi anni. Come valuti questo cammino?

"I risultati di oggi sono il frutto di un lavoro  che parte da qualche anno. Lavoro di gruppo, a partire dal direttore Tare, da Inzaghi, la squadra. La Lazio è cresciuta in tutti i suoi aspetti, hanno corretto quello che dovevano correggere in questi anni, migliorandosi. Oggi, la Lazio è una quadra che si è avvicinata molto alle grandi. 

Qualcuno parla di scudetto. E' una dimensione ancora lontana dalla Lazio?

La spensieratezza di non avere gli impegni europei può aiutare. Scudetto? Devi iniziare a convivere con questa idea. Alla Lazio manca solo l'esperienza. Ma la crescita viene anche naturalmente. Serve comunione di intenti, spirito sano e i risultati aiutano molto. Il gap dalla Juventus c’è, ma non mi meraviglierebbe se la Lazio vincesse lo scudetto.

Farebbe qualche accorgimento con il mercato di gennaio?

Non credo molto nel mercato di gennaio. Difficilmente trovi la figura che cerchi. Gli svincolati non servono a molto. Se serve un ruolo specifico allora sì, Devi trovare qualcosa da incastrare. A volte aggiungere può portare danni.

Un suo commento su Inzaghi. 

Ha avuto la bravura di avere un’idea di gioco e di portarla avanti. Il suo sistema di gioco mi convince.  Luis Alberto non gioca nel suo ruolo eppure Inzaghi è riuscito a cucirglielo addosso. Milinkovic trequartista sta tornando ad esprimersi in modo incredibile. Gli esterni sono molto forti, sono il valore aggiunto. Correa è un giocatore importante. Con Immobile parti sempre 1-0 come media. Caicedo e Parolo sono due grandi alternative, possono essere dei titolari, non delle riserve. Cataldi ha cominciato a capire cosa voglia dire giocare in una squadra importante. Luis Felipe è cresciuto molto, anche Strakosha.

E poi c'è Acerbi, il faro della difesa...

Acerbi, per carisma, è il leader difensivo. Fa crescere e giocare bene anche gli altri difensori. Ha raggiunto la maturità. E’ un riferimento importante anche per lo spogliatoio.