ROMA - La sfida di domenica sera tra Inter e Lazio a San Siro promette spettacolo. Non solo sugli spalti, visto che ci si aspetta il sold out, ma anche in campo.
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ESCLUSIVA – Colonnese: “De Vrij? Meglio Acerbi. La mia Lazio era stellare”
Le parole del doppio ex di Lazio e Inter Francesco Colonnese in vista della sfida di domenica
Si fronteggeranno due squadre in crescita che hanno l'obbiettivo di qualificarsi alla prossima Champions League. I biancocelesti arrivano quasi al completo al match, c'è solo Radu da monitorare, e soprattutto nel loro momento migliore del 2019. Dopo l'uscita dall'Europa League e la mossa di Inzaghi di arretrare Luis Alberto a mezzala, la Lazio è tornata spumeggiante come lo scorso anno. Dal canto suo l'Inter ci arriva dopo essersi ripresa il terzo posto con la vittoria nel derby di Milano e il ritorno in gruppo dell'ex capitano Mauro Icardi. Di ciò e molto altro ce ne ha parlato in esclusiva il doppio ex Francesco "Ciccio" Colonnese, molto attivo anche sui social, col suo profilo ufficiale Instagram @ciccio_colonnese. Ecco le sue considerazioni per Cittaceleste.it.
LE PAROLE DI COLONNESE
Cosa si aspetta dal match di domenica sera tra Inter e Lazio?
"Sarà sicuramente una partita decisiva per la corsa Champions, soprattutto per la Lazio. I biancocelesti si trovano dietro ai nerazzurri di 5 punti. Per questo motivo non possono permettersi passi falsi. Una sconfitta li estrometterebbe dal discorso terzo e anche quarto posto. Considerando gli scontri diretti la squadra di Inzaghi si ritroverebbe praticamente a nove punti da quella di Spalletti, e ciò renderebbe molto difficile l'agguanto a un pass per l'Europa che conta. Dal canto suo l'Inter disputerà una partita non da dentro o fuori. In più la giocherà in casa, il che è sempre un fattore. Considerando poi la vittoria nel derby contro il Milan i nerazzurri sono in ripresa, perciò sarà la Lazio ad avere di più da perdere".
Come considera il ritorno di Icardi in casa Inter?
"Bè, come al solito il calcio è imprevebile. Fino a qualche giorno fa l'attaccante argentino sembrava vicinissimo al divorzio con i nerazzurri. Ora addirittura forse sarà della partita visto il presunto affaticamento di Lautaro Martinez. In sé per sé, già il fatto che Icardi sia tornato in gruppo è positivo per l'Inter, giusto così. Se poi veramente martinez è infortunato, allora il destino è incredebile. In questo modo Icardi avrà la possibilità di riconciliarsi con l'ambiente con un partita importante da titolare. Certo, la sua condizione non sarà ottimale, ma l'attaccante è un ruolo diverso dagli altri, gli basta poco per accendersi e non deve correre tantissimo. In più l'argentino in area è sempre pericoloso".
Pensa ci sia altro nell'ennesima assenza di De Vrij contro la Lazio?
"Mah, non voglio essere in malafede, non penso ci sia altro. Non ne vedo il motivo. Significherebbe che non dovrebbe più giocare contro la Lazio, e ciò non è possibile. Di certo deve superare ancora l'impatto emotivo dello scorso anno, ma secondo me è infortunato davvero. È importante dire però che i biancocelesti hanno sostituito De Vrij con un grande giocatore come Acerbi. Un difensore di personalità, veramente solido e italiano. Si è inserito alla grande, e non sta facendo rimpiangere l'olandese. Anzi, secondo me la Lazio è andata anche a migliorare con il numero 33, soprattutto per l'ambiente. Quando ci sono leader italiani è una cosa positiva. Questi ultimi hanno più attaccamento e possono essere da traino per gli stranieri. De Vrij è fortissimo, ma non ha il carattere di Acerbi. Perciò ottimo lavoro da parte della Lazio".
Qual è il suo miglior ricordo in biancoceleste?...E in nerazzurro?
"Senza dubbio il mio miglior ricordo in biancoceleste è quando la Lazio mi ha comprato. Si trattava di una squadra stellare, ero veramente felicissimo. L'Inter era forte sì, ma arrivare ad allenarmi con calciatori del calibro di Nesta, Mihajlovic, Simeone e Veron, per citarne solo alcuni, è stato un vero e proprio motivo di orgoglio. L'arrivo a Roma per me è stato grandissimo, sono migliorato tantissimo, in una squadra tra le più forti d'Europa. Non ho giocato tanto, ma allenarmi con un pacchetto arretrato formato da Pancaro, Favalli, Negro, Stam, Nesta, Mihajlovic e in porta Peruzzi è stato fantastico. Miglior ricordo con l'Inter? Sicuramente la vittoria della coppa Uefa del 1998, che non me ne vogliano i tifosi biancocelesti".
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