ROMA - Ai microfoni di Cittaceleste.it è intervenuto - in esclusiva - Gaby Mudingay, ex centrocampista biancoeleste. Con lui, che ringraziamo per il tempo che ci ha concessi, parliamo dell'eventualità di ripresa del campionato e, ancor prima, della ripresa degli allenamenti.
gazzanet
ESCLUSIVA – Gaby Mudingay: “Allenarsi con mascherine e a distanza? Sono scettico. E le partite ufficiali?”
Ai microfoni di Cittaceleste.it è intervenuto - in esclusiva - Gaby Mudingay, ex centrocampista biancoeleste.
In Germania e in Inghilterra si sta ripartendo in qualche modo. In Italia si ipotizza il 3 maggio come giorno utile per riprendere gli allenamenti. Che ne pensi?
E' una questione delicata, è una cosa molto seria perchè si tratta di vita umana. In Germania avranno valutato tutti i pericoli, in Italia non abbiamo ancora la situazione chiara. Bisogna valutare con la massima serietà, prudenza.
Si dovranno rispettare regole molto ferree: allenamenti a gruppi da 4, no alla docce comuni, mascherine per tutti. E' attuabile?
Non so se è attuabile per tutti i club. Non riesco a immaginarmi una situazione del genere. E' una situazione strana. Se pensano che sia fattibile, allora, giusto provarci. Però è tutto strano. Allenarsi con la mascherina deve essere molto problematico. Ma io sono scettico, non riesco a immaginarmelo. Durante le partite come fai? Non giochi in 11 contro 11? Non sono a strettissimo contatto? Il calcio è un gioco che presuppone contatti continui e vicinanze.
C'è un vuoto normativo che porterebbe molti presidenti ad agire per vie legali.
Capisco che ci sono molte cose in ballo: molte società hanno speso tanti soldi, tante squadre sono alte in classifica e si stanno giocando qualcosa d'importante. Ma la cosa più importante è la salute umana e la sicurezza per i giocatori e per le proprie famiglie. Giocare ogni 3 giorni sarà molto faticoso, ma sono dei professionisti.
Di quanto tempo necessita un calciatore per tornare in condizione dopo questo periodo di stop?
Sono fermi da quasi 2 mesi, sembra il tempo di una vacanza. Vedo che comunque si allenano, hanno un programma che stanno seguendo alla lettera. Hanno bisogno di campo, di distanze, di partite. Ma un professionista saprà cosa fare. Una ventina di giorni e credo che saranno pronti, oltretutto, hanno preparatori molto bravi.
Si giocherà a porte chiuse o vedi la possibilità di riaprire gli stadi ai tifosi?
Dipende dalle normative, dai contagi. Se ci sono ancora numeri di contagiati importanti, ovviamente, si dovrà giocare a porte chiuse. Oggi è prematuro parlarne. La sicurezza prima di tutto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA