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ESCLUSIVA – Giannichedda: “Lazio, impara ad accontentarti. Champions? Sembra non voglia andarci nessuno”

Giannichedda

Le parole dell'ex centrocampista biancoceleste, Giuliano Giannichedda, sulla gara contro l'Udinese, la corsa Champions e non solo

redazionecittaceleste

ROMA - La Lazio è tornata a lavorare dopo la sconfitta di San Siro contro il Milan. Quest'ultima è stata dura da mandare giù, ma ancora non preclude nulla alla squadra di Inzaghi.

Il quarto posto è a sei lunghezze (tre virtuali). Sì, perché i biancocelesti hanno ancora una gara da recuperare. Domani contro l'Udinese sarà veramente il momento chiave del finale di stagione biancoceleste. Dopo i passi falsi con Spal, Sassuolo e Milan, un altro stop contro i friulani estrometterebbe definitivamente la Lazio dal sogno Champions. In due settimane i biancocelesti sono passati dall'essere a due lunghezze (sempre virtuali) dal terzo posto, all'ottava posizione dietro anche al Torino, e con la Sampdoria nona alle calcagna. Due risultati positivi contro Udinese e Chievo però rilancerebbero la squadra di Inzaghi verso il proprio obbiettivo. Di tutto ciò, e non solo, ne abbiamo parlato con l'ex centrocampista biancoceleste Giuliano Giannichedda. Ecco come si è espresso in esclusiva per Cittaceleste.it.

LE PAROLE DI GIANNICHEDDA

Come valuti questo calo da parte della Lazio nelle ultime tre gare?

"Più che calo secondo me è stata più una situazione di risultati. A livello di prestazione ho visto una buona Lazio. La squadra di Inzaghi è stata ottima contro il Milan. Poi quando giochi contro una grande ci sta che non fai 90 minuti al massimo visti anche i tanti impegni ravvicinati. I biancocelesti nelle ultime tre gare sono stati in parte sfortunati in parte ingenui. Bisogna capire quando è il momento di fermarsi e portare a casa un punto, visto che per la lotta al quarto posto ogni punto vale oro. Delle ultime tre gare quella da rivedere è stata quella contro il Sassuolo, soprattutto in ottica gestione. Contro la Spal è stata l'unica partita deludente, ma il risultato anche lì è stato bugiardo. Non si può giocare sempre a 200 all'ora. Bisogna capire il momento".

Quanto diventa importante la sfida di domani contro l'Udinese?

"A questo punto la sfida di domani diventa fondamentale. Hai l'opportunità di rifarti di questi ultimi risultati. Con una vittoria arriverebbero tre punti importanti. Se anche domani la squadra di Inzaghi dovesse andare incontro a un passo falso non dico che il sogno Champions sarebbe finito, ma diventerebbe veramente difficile agguantarlo, viste le tante squadre in corsa. L'Udinese? Tudor è stato bravo a rivitalizzare i giocatori in difficoltà e a compattare la difesa. I friulani devono fare almeno un punto e ci proveranno in tutte le maniere. Sicuramente si chiuderanno bene e ripartiranno. Occhio a scoprirsi troppo".

 Esultanza della Lazio dopo un gol segnato

Questa Lazio può ancora puntare al quarto posto?

"Con i tre punti di domani allora la Lazio deve puntare, non solo può. Andrebbe a tre punti dal Milan, anzi quattro visti gli scontri diretti. Certo la Lazio non ha un calendario facile, ma se messa in sicurezza la gara di domani può ancora dire la sua. l'Inter ha tanti punti di vantaggio, perciò ad oggi l'unico pass in bilico è la quarta posizione. Devo dire che quest'anno sembra che non ci voglia andare nessuno in Champions. Prima ha mostrato dei problemi il Milan e si è ripreso. La Lazio è partita così e così, è arrivata su e ora è di nuovo in difficoltà. L'Atalanta ha cominciato male, ma adesso è lì. La Roma sembra essere letteralmente sulle montagne russe. Secondo me si deciderà tutto all'ultima partita".

Chi vedi maggiormente in difficoltà nella squadra di Inzaghi?

"Devo dirti la verità, avendo fatto buone prestazoni non vedo grandi sofferenze nella squadra di Inzaghi. Secondo me quelli che stanno trascinando la Lazio sono Milinkovic e Luis Alberto. Sono partiti a rilento, ma ora hanno energie e si vede. Gran parte della ripresa dell'ultimo periodo è merito loro. Per il resto stanno dando tutti tanto. Manca solo qualche gol in più, ma non bisogna attaccarsi solo a Immobile. Ci sta che Ciro non faccia tutti gli anni trenta gol. Speriamo per la Lazio che il bomber si riaccenda presto, ma servono anche i gol degli altri".