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ESCLUSIVA – Immobile furioso, ma oggi può essere il giorno giusto…

redazionecittaceleste

Potrebbe arrivare in anticipo l'autorizzazione dell'Asl a rimettere piede in campo a Formello.

ROMA - L’Immobile Furioso. Senza freni Ciro, un leone in gabbia, con una voglia pazzesca di tornare a fare quello che ama di più: giocare a pallone e fare gol. Con la Lazio ma adesso pure con la nazionale. Non riesce proprio a darsi pace per il periodo che sta vivendo. Quasi non ci crede che stia succedendo per davvero. Forse, il momento è addirittura più brutto e desolante del post Italia-Svezia, esattamente tre anni, quando ci fu l’eliminazione ai mondiali, perché se lì almeno poteva tornare a giocare e sfogarsi sul campo, nonostante fosse distrutto, qui non può fare nulla. Isolato, in quarantena perché ritenuto positivo. La famiglia, la moglie Jessica e i suoi bambini, non gli fanno mancare nulla e sicuramente colmano il vuoto, ma Ciro, per tutto quello che gli sta capitando, è furibondo. Per l’immagine e i cattivi pensieri che sono stati messi in giro sul suo conto, questo soprattutto non gli va giù. E, appena si chiariranno le cose e ci sarà l’opportunità, probabilmente darà mandato ai suoi legali per tutelare la sua immagine e onorabilità per quanto gli sta accadendo. Ma non è tutto. Perché stava pian piano recuperando la forma oltretutto e questo nuovo stop gli costerà anche dal punto di vista fisico. Per questo sta facendo come un "matto": secondo le nostre esclusive indiscrezione, spera di anticipare (in teoria la sua quarantena finisce domenica) il rientro. Ha ottenuto l'autorizzazione dell'Asl, Ciro oggi farà il tampone e spera di risultare negativo. Oggi può essere il giorno giusto.

INGIUSTIZIA

Si sente quasi defraudato perché sente d’aver rispettato le regole, facendo tutto quello che gli è stato chiesto. Pensava di aver chiuso la questione dopo il “blocco” di Bruges e il tampone negativo prima di Torino (anche se qui nascono i primi dubbi della Procura per la mancata comunicazione alla Asl da parte della Lazio e l’eventuale violazione del protocollo). Ma Ciro, sia ben chiaro, non c’entra nulla, come del resto i suoi compagni. Le vere vittime di questa vicenda. Poi il secondo stop, niente Champions, la Juve e la nazionale, più la “tarantella” sui tamponi continua a non digerirli.

SPERANZA AZZURRA

Non fa che chiamare tutti ogni giorno, soprattutto il presidente Lotito. Vuole sfogarsi, avere appoggio e chiarezza. Se dovesse terminare prima la sua quarantena, potrebbe pure raggiungere l'Italia e giocarsi la sfida (valevole per la Nations League) con la Bosnia. La sua priorità però intanto è tornare ad allenarsi a Formello e rimettersi in forma.

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