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ESCLUSIVA – Immobile multato, ma sarà titolare a San Siro

Immobile

La Lazio non può prescindere dal suo leader sotto porta, anche se col suo comportamento avrebbe meritato la panchina

redazionecittaceleste

ROMA - Lo aveva detto nella sfuriata di martedì nello spogliatoio, Inzaghi deve riprendersi la leadership con pugno duro. Sinora è sempre andato incontro a ogni giocatore, ha permesso alla squadra di santificare (con riposi mirati) tutte le feste. Per gestire il gruppo si è spesso affidato ai leader e ha avuto un occhio di riguardo per ogni senatore. Questo però non può trasformarsi in autogestione.

Dopo quattro anni, è arrivato il momento di far sentire solo la sua voce. In passato era toccato a Hoedt a Napoli e Keita in ritiro la ribellione, Luis Alberto si è fatto sfuggire mille parole, Lukaku è spesso arrivato tardi o in sovrappeso alle sedute. L'anno scorso era toccato ancora a Immobile a Firenze, ma l'esplosione di domenica sera è stata troppo plateale: «A volte la pressione e la tensione ci fanno fare cose che non dovremmo fare. E' lecito chiedere scusa ai miei compagni e al mister per il mio comportamento dopo la sostituzione. E' ovvio che ogni volta si cerca di montare un caso, ma dagli errori si impara. Tutti sbagliano, l’importante è capire l’errore». Lo ha capito ieri, di prima mattina, Immobile. Ha postato su Instagram le sue scuse. La sera prima in panchina non aveva nemmeno esultato al raddoppio, tanto era arrabbiato. Era uscito in fretta e furia dal tunnel dell'Olimpico, evitando d'incontrare Lotito nel sottopassaggio. Verrà multato, ma perdonato. Sarà titolare comunque a San Siro. Perché la Lazio in realtà non può prescindere contro l'Inter da Ciro.

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