ROMA - Mancano solamente qualche ora alla sfida più importante della stagione per la Lazio. La finale di Coppa Italia sarà il vero ago della bilancia dell'annata dei biancocelesti.
gazzanet
ESCLUSIVA – Manfredini: “Lazio, Inzaghi ti ha resa forte ma attenta all’Atalanta. Caicedo grande attaccante”
Le parole dell'ex biancoceleste Christian Manfredini sulla finale di Coppa Italia e sul finale di stagione della Lazio
In campionato, visti i risultati delle pretendenti, sarà una lotta all'ultimo sangue per la qualificazione in Europa League (unica speranza europea rimasta alla squadra di Inzaghi). La Lazio non potrà sottovalutare questo epilogo facendo affidamento esclusivamente sulla coppa. Solo la vittoria del trofeo assicurerebbe l'approdo diretto ai gironi della seconda competizione europea. In caso ciò non accadesse, allora servirà classificarsi almeno al settimo posto in Serie A per aggiudicarsi la partecipazione ai preliminari. Discorsi europei a parte però, da qui a mercoledì il pensiero sarà fisso sulla sfida dell'Olimpico contro l'Atalanta. In attesa di quest'ultima ci ha detto la sua sul match e sulla stagione biancoceleste l'ex Lazio Christian Manfredini. Ecco come si è espresso in esclusiva per Cittaceleste.it.
LE PAROLE DI MANFREDINI
Secondo te l'abbandono della corsa al quarto posto rispecchia esattamente le qualità della Lazio?
"Rivedendo il campionato fatto quest'anno è innegabile che la Lazio abbia perso qualche partita in cui poteva far meglio. Su tutte mi vene in mente quella in casa col Chievo. I biancocelesti lì si sono giocati tutte le speranze per il quarto posto. L'anno scorso è stato straordinario. In quel caso il club capitolino è stato veramente ad un passo della Champions. Quando perdi uno spareggio di quel tipo in casa però (parla di quello contro l'Inter, ndr), vuol dire che qualcosa ti manca. Quest'anno non penso che la Lazio sia andata male, ma bisogna capire quali sono gli obbiettivi. Per il quarto posto è ovvio che ci sono tante concorrenti, ma la squadra di Inzaghi ha dimostrato di poter competere con tutte. Le prestazioni altalenanti l'hanno condannata. Il vero peccato è che i giocatori non hanno reso al 150 % come lo scorso anno. Però rimango dell'idea che la posizione occupata in campionato sia di tutto rispetto".
Come vedi questa finale di Coppa Italia?
"La finale di Coppa Italia fa capire che tipo di lavoro la Lazio sta facendo i questi anni. I biancocelesti arrivano molto spesso fino in fondo a questa competizione. Ultimamente è diventato un appuntamento importante, anche perché vincere la Coppa Italia ti permette di andare in Europa. Poi parliamoci chiaro, qualificarsi per la finale significa anche battere concorrenti forti. Quello di stasera è un traguardo prestigioso per la società, la quale a mio avviso è una delle più forti d'Italia. Perciò vedo questa finale come il coronamento di un lavoro fatto bene. Poi la puoi vincere o perdere, ovvio, ma già raggiungerla è ottimo. Secondo me la squadra di Inzaghi ha un piccolo vantaggio poiché gioca in casa, ma non sarà facile contro l'Atalanta".
Da chi ti aspetti maggiormente una prestazione sopra le righe?
"Innanzitutto ti dico l'Atalanta per me va in Champions. Se lo merita. Poi è arrivata in finale di Coppa Italia battendo un squadra come la Juventus. I giocatori di Gasperini stanno andando oltre il 100% delle proprie possibilità. Su tutti Zapata mai esploso come quest'anno. Ha girato molte squadre e finalmente ha trovato la sua dimensione. Fare tutti questi gol è importante. Poi hanno un gran giocatore come Ilicic. Sarà una grande partita. Tra i bergamaschi saranno protagonisti Zapata, Ilicic e Gomez. Anche la Lazio a singoli non scherza però. In più, i suoi giocatori sono maggiormente abituati a partite come questa. Su tutti mi sento di puntare su Immobile. Quest'ultimo secondo me non ha fatto male quest'anno, ma vista la clamorosa scorsa stagione allora sembra che abbia reso meno. Ha abituato tutti a un rendimento pazzesco. Poi ci sono Luis Alberto, Correa e Caicedo. Avesse giocato titolare quest'anno l'ecuadoregno sarebbe arrivato in doppia cifra tranquillamente. Simone (Inzaghi, ndr) ha trovato la quadratura del cerchio con i suoi attaccanti. Chi non giocherà dall'inizio dovrà dare il massimo a partita in corso".
Dovessi dare un consiglio a Inzaghi su chi schierare, cosa gli diresti?
"È difficile dare consigli. L'allenatore vede i giocatori giorno per giorno, io sono una persona esterna. Facendo quindi una valutazioneda da fuori, dato che è una finale consiglierei a Simone (Inzaghi, ndr) di non schierare i giocatori infortunati o comunque non al massimo della condizione, anche se si tratta di leader tecnici. Serve avere tutti al massimo. La finale è una gara secca. Quello che conta è il risultato. Inzaghi in bilico? Tutto normale secondo me. Ha fatto benissimo in questi tre anni, e non sarebbe uno scandalo se andasse via. Ne uscirebbe da vincitore. Ha dimostrato di essere capace di far calcio e di guidare una società importante come la Lazio. Ci può stare un cambio anche per dare nuovi stimoli. Alla mia epoca la Lazio non era considerata così, e gli va dato atto di questo".
DAL 2 MAGGIO CITTACELESTE TV LA TROVI SUL CANALE 85 DEL TUO DIGITALE TERRESTRE. RISINTONIZZA I CANALI E RESTA CONNESSO H 24 AL MONDO LAZIO!
© RIPRODUZIONE RISERVATA