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ESCLUSIVA – Marco Balotta: “Ripartire il 4 maggio? Sono tutti matti…”

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Ai microfoni di Cittaceleste.it interviene - in esclusiva - Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste e attuale allenatore di calcio. Con Ballotta affrontiamo le problematiche di attualità e l'eventualità di riprendere il campionato

redazionecittaceleste

"ROMA - Ai microfoni di Cittaceleste.it interviene - in esclusiva - Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste e attuale allenatore di calcio. Con Ballotta affrontiamo le problematiche di attualità e l'eventualità di riprendere il campionato.

"In Germania e in Inghilterra si sta ripartendo con gli allenamenti. In Italia si pensa al 4 maggio come data utile. Giusto ripartire nonostante i contagi?

"Io credo che siano tutti matti.  Che vogliano riniziare per discorso economico ci sto, pensiamoci. Ma il tifoso che è il proprietario del club, che sposa la maglia, ma deve stare a casa non credo sia giusto. D'altronde come si fa a giocarlo a porte aperte? Non siamo fuori dal problema, i contagi ci sono ancora. Riaprire, ripartire vuol dire rischiare grosso. Come si giocherà? con le mascherine. Sarà ancora lunga. Ci serviranno norme di sicurezza. 

"C'è un vuoto normativo. Molti presidenti potrebbero agire per vie legali... 

"Il problema è economico e lo abbiamo capito, così si tutelano a livello di federazione. Temono che gli facciano causa gli sponsor,  lo comprendo. Ma la salute è più importante. Dovrebbero trovare un accordo chiaro dove nessuno ci rimetta più di tanto.

Giusto finirlo sul campo?

"Assolutamente sì, ma quando si avrà vinto la battaglia contro il Coronavirus. Quando si sarà risolto si finisce. Settembre, ottobre, dicembre, basta che ci siano le condizioni ottimali. Gli Europei sono stati posticipati, stesso dicasi per le Olimpiadi: la volontà e la direzione è comune.

Quanto tempo necessita un giocatore per recuperare la condizione?

"La forma non sarà ottimale, anche se avranno fatto qualcosa non è il campo. 10-15 giorni ci vorranno, non per la condizione ma per giocare insieme. Avere il campo, le distanza, la palla. Ma comunque nessuna squadra sarà favorita: ripartiranno tutti a pari livello.