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ESCLUSIVA – Podavini: “Lazio, aggrappati al Tucu e vinci. Acerbi? Mi è dispiaciuto non vederlo con l’Italia”

Le parole dell'ex difensore della Lazio, Gabriele Podavini, sulla sfida contro l'Inter e su Acerbi

redazionecittaceleste

ROMA - Pronti via, al rientro dalla pausa Nazionali ci sarà subito una sfida determinante contro l'Inter. In palio ci sarà la qualificazione alla prossima Champions League.

La Lazio arriverà alla partita di San Siro consapevole di essere in forma e di aver recuperato gli infortunati. Ciò che però dovrà essere ben chiaro nella mente dei biancocelesti sarà il pensiero che lo scontro con i nerazzurri corriponderà a una sorta di ultima spiaggia in ottica quarto posto. A guidare la difesa si disimpegnerà un Acerbi con tanta voglia di fare dopo l'esclusione dalla Nazionale. Davanti invece, con ogni probabilità accanto a Immobile ci sarà il Tucu Correa, il vero uomo in più dell'ultimo periodo dei biancocelesti. La squadra di Inzaghi ce la farà a fare sua la sfida contro un Inter che sembra anche aver ritrovato Icardi? Di tutto ciò ne abbiamo parlato con l'ex difensore biancoceleste Gabriele Podavini, uno che la Lazio ce l'ha nel cuore. Ecco le sue considerazioni in esclusiva per Cittaceleste.it.

LE PAROLE DI PODAVINI

Questa pausa Nazionali è stata veramente così deleteria come si pensa per la Lazio?

"Se è stata deleteria o meno bisogna vederlo alla ripresa. Se vogliamo vedere il lato positivo questa sosta permette agli infortunati di recuperare con calma e poter rientrare in gruppo senza forzare. Sono dell'idea però che fermare questa Lazio è stato un vero peccato. La squadra di Inzaghi sta bene. Stava fornendo ottime prestazioni e strameritando sul campo. Ripeto, saranno le prossime gare a dire se questa pausa Nazionali sia stata positiva per i biancocelesti".

 Acerbi

Cosa ne pensa dell'esclusione di Acerbi dalle convocazioni di Mancini?

"Devo dire che ci sono rimasto male. Non pensavo che Mancini decidesse di rinunciare ad Acerbi. Stiamo parlando di un difensore di sicuro affidamento. Un bravo ragazzo in primis, il quale si sta mettendo in mostra alla grande. Finora ha giocato un campionato da protagonista, per questo mi è dispiaciuto non vederlo con gli Azzurri. Ovvio, Mancini ha le sue idee, ma da amante del calcio, oltre che della Lazio, mi è dispiaciuta la sua non convocazione perché la meritava. Sono convinto però che il suo ritorno con l'Italia sia solo una questione di tempo. Strada facendo ci saranno cambiamenti, e se il numero 33 biancoceleste continuerà così troverà sicuramente spazio".

Ora ci sarà la gara contro l'Inter. Questa Lazio può puntare ai tre punti o va bene anche un pareggio a San Siro?

"Ci tengo a precisare innanzitutto che Inzaghi non gioca mai per il pareggio. La Lazio è una squadra che può vincere sia fuori che in casa. Ovvio che il pari sarebbe meglio che perdere. Un solo punto a San Siro però servirà a poco. Stiamo parlando di uno scontro diretto. Se la lazio vuole ambire a un posto in Europa deve cercare di fare la gara e di conseguenza puntare a vincere. Si sa che gli scontri diretti valgono doppio. Se questi però corrispondono a battute a vuoto ecco che la situazione si complica molto. In vista della sfida contro l'Inter la Lazio dovrà scendere in campo con la solita mentalità".

 Correa

C'è un giocatore della Lazio che potrà essere determinante a San Siro?

"Personalmente mi auguro di cuore che stia al meglio il Tucu Tuca, dico così perché noi al nord storpiamo le parole (ride, ndr). Scherzi a parte, dico Correa perché penso che sia il giocatore chiave per far saltare la difesa dell'Inter. L'attaccante argentino è imprevedibile. E' vero, ogni tanto si prende le sue pause, ma da un momento all'altro può risolvere la gara con una semplice giocata. Poi spero sempre che Ciro continui a gonfiare la rete. Però, insisto, se Correa è in giornata sarà dura per i nerazzurri. Il nuovo modulo ha portato all'esclusione di un calciatore fondamentale come Parolo. Il numero 16 ha sempre tirato la carretta e spiace vederlo fuori, ma si tratta solo di un momento. Sono sicuro che a breve ritroverà posto, è troppo importante per la Lazio e molto attaccato ai colori biancocelesti. Quando le cose vanno bene però è difficile cambiare, perciò giusto continuare così, sperando che si continui a vincere".

Secondo lei il rientro di Icardi influenzerà positivamente i nerazzurri?

"Sicuramente Icardi è un giocatore importante. Dopo tutte le polemiche degli ultimi mesi però non sarà facile per lui rientrare ed essere subito protagonista. Ovviamente anche per il prosieguo di stagione della Lazio mi auguro di no. E' inutile nasconderlo, è molto forte, ma non potrà più sbagliare da qui in avanti. Nella mia carriera ho vissuto situazioni del genere nello spogliatoio e non sono affatto facili. Il calcio è un gioco di squadra, e se questa viene meno a favore di piccoli gruppetti allora i malumori prendono il sopravvento rispetto ai risultati".