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ESCLUSIVA – Sergio: “La dirigenza metta davanti a tutto la salute. Playoff? No”

Raffaele Sergio, ex calciatore della Lazio

Ecco le parole dell'ex difensore della Lazio, Raffaele Sergio, in esclusiva per Cittaceleste.it

redazionecittaceleste

Di Valerio Marcangeli.

ROMA - In questo momento di difficoltà per l'Italia vista l'emergenza Coronavirus, i club di Serie A e non solo si sono fermati. La salute viene prima di tutto e per questo motivo giusto allenarsi da sé in casa per evitare contatti e lo sviluppo del contagio. Stessa prassi sta portando avanti la Lazio, eppure il presidente Lotito vuole ripartire con gli allenamenti già da lunedì sorvolando sui protocolli di sicurezza. È questa la linea da seguire? Abbiamo chiesto questo e molto altro all'ex difensore della Lazio Raffaele Sergio. Ecco come si è espresso quest'ultimo in esclusiva per Cittaceleste.it.

LE PAROLE DI SERGIO

Tempo di quarantena...Come la stai passando Raffaele?

"Eh come la sto passando, con la mia famiglia stiamo a casa e portiamo a spasso il cane. Almeno lui ci dà la possibilità di uscire. Ringraziamo il cane (ride, ndr)".

Pensi che questo blocco possa influenzare la parte finale della stagione dei club?

"Sicuramente sì. Non sarà più lo stesso. Io spero che alla ripresa si riuscirà a chiudere presto i campionati per poi cercare di iniziare velocemente a settembre la nuova stagione. Sono assolutamente d'accordo con slittamento degli Europei e spero che per giugno ne saremo tutti fuori da questa brutta situazione".

Quale sarebbe il format più giusto da seguire secondo te per chiudere la stagione? Conclusione completa campionato o playoff?

"Secondo me bisogna onorare il campionato. Ci sono delle regole. Cambiare le regole significa variare troppe situazioni. Nonostante l'emergenza io penso che a giugno e luglio si possa giocare benissimo. C'è quindi il tempo materiale per portare a termine tutte le gare, anche giocando tre volte a settimana. Playoff? Assolutamente no".

Lotito vuole ripartire con gli allenamenti già da lunedì 23. Sei d'accordo?

"Io penso che bisogna rispettare le decisioni di chi comanda. L'Italia ha un grande problema a livello di contagi ad oggi, e ci sono anche tanti morti. Nessuno di noi ha valutato bene l'epidemia Coronavirus. Bisogna rispettare ciò che ha detto il Governo. Non si può fare che ognuno di noi si alza la mattina e decide di agire come vuole. Chi ragiona così evidentemente non ha bene inteso la situazione. Tocca aspettare tutti il 3 aprile. Non sono affatto d'accordo quindi con Lotito. Basta guardare i propri interessi. Il calcio deve dare il buon esempio".

Sulla decurtazione degli stipendi dei calciatori per tutelare i club...Cosa ne pensi?

"Questa è senz'altro un'idea positiva. Però penso che se si finisce il campionato entro giugno o luglio a quel punto si possono spostare di un mese o due i compensi. Non vedo un grande problema a tal proposito".

Infine...Come deve prepararsi la Lazio per il finale di stagione?

"La Lazio a livello mentale è messa bene. Questa sosta ha rotto sicuramente qualche equilibrio a tutte le squadre. Tutti avranno difficoltà alla ripartenza, ma la Lazio dalla parte sua ha l'entusiasmo e un'autostima a mille. Con il giusto richiamo atletico nel prossimo mese la squadra di Inzaghi potrà onorare al meglio il campionato".