ROMA - L'ex attaccante Antonio Floro Flores si è letteralmente sfogato a nome dei calciatori sulle decisioni della Lega prima del blocco per l'emergenza coronavirus. Ecco alcune delle sue dichiarazioni rilasciate a TuttoSalernitana: "Al di là dello sport che passa in secondo piano, c’è un danno generale che riguarda la salute e l’economia. E’ tutto molto imbarazzante, c’è stata una cattiva comunicazione: prima hanno chiuso le porte, poi hanno fermato il campionato, poi si giocano le coppe europee. Riprendere è impossibile, la stagione secondo me si blocca qui e non vorrei trovarmi nei panni di chi deve prendere queste decisioni. I calciatori non si stanno allenando, come potrebbero reggere le tre partite a settimana? Non ci sono i tempi, si concluderebbe tutto a giugno mentre si stanno disputando gli Europei. Non ha senso così".
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Floro Flores non si nasconde: “Gravissimo continuare a porte chiuse”
Ecco le parole dell'ex attaccante Antonio Floro Flores
E continua: "Noi siamo comuni mortali, siamo professionisti e ho litigato sui social perché paragonano i calciatori ai medici o ai pompieri. E’ gente straordinaria che non può essere paragonata ad un atleta, noi facciamo il lavoro che amiamo e ci fa divertire permettendoci qualche lusso. Secondo me i pompieri dovrebbero guadagnare 100mila euro al mese, ma mica è colpa mia se hanno entrate diverse? Loro fanno sacrifici e mettono a repentaglio la loro salute, andrebbero stanziati dei fondi. Li rispettiamo, ma bisogna ricordare che i calciatori nelle difficoltà danno aiuto e fanno beneficenza. Che poi i veri eroi siano loro e non chi dà calci ad un pallone è fuori discussione".
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