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Focus Lazio – Inversione di marcia in difesa. Da colabrodo a fortino

Francesco Acerbi, Stefan Radu

Ecco i buoni numeri riscontrati dalla difesa della Lazio nell'ultimo mese

redazionecittaceleste

ROMA - La crescita della Lazio è senz'altro sotto gli occhi di tutti. Da circa un mese, più o meno dall'uscita dall'Europa League, i biancocelesti sembrano aver riacquisito la freschezza dello scorso anno.

Tra i motivi dello sprint visto contro Milan, Roma, Fiorentina e Parma c'è sicuramente il cambio di modulo. Il passaggio alla cosiddetta Lazio "fantasia" con un doppio trequartista che crea non poco disturbo alle difese avversarie e rende molto imprevedibile la manovra di gioco.

IL CAMBIO DI MARCIA DELLA DIFESA

Sì ok, la Lazio ultimamente attacca come un rullo compressore, cerca sempre di fare gioco, ma comunque le sue azioni le subisce. Ciò che ha permesso l'aumento di rendimento delle ultime gare è stata anche la difesa. Il reparto arretrato di Inzaghi si è dimostrato ampiamente all'altezza, rigettando tutti i dubbi dei primi mesi della stagione. Due gol presi in quattro gare, uno dei quali a causa di una disattenzione su saldo vantaggio (4-0). Nonostante durante la gestione Inzaghi la retroguardia è stata sempre il reparto più in difficoltà, quando c'è da darle i propri meriti va fatto.

Sfida di Coppa Italia contro il Milan, zero gol subiti e mezzo tiro lasciato al bomber polacco dei rossoneri Piatek. Stesso discorso in una sfida delicata come il derby. Un gol subito a Firenze su una disattenzione di Radu punita con gran classe da Muriel, e infine il gol dell'ex di Sprocati domenica contro il Parma per gentile concessione di Patric. Fino alla sfida fuori casa contro il Genoa i biancocelesti avevano più di un gol subito di media. Finora, a marzo meno di uno. Crescita che arriva in un momento fondamentale in cui si deciderà tanto in vista degli obbiettivi del club. Al rientro ci sarà l'esame Inter. Sarà a San Siro che Acerbi e compagni misureranno la propria maturità.